L'ordinamento comunale fin dai primi anni del regime fascista fu profondamente trasformato attraverso una serie di provvedimenti che tendevano a trasformare il Comune da organo di governo locale in organo dello Stato. Nel 1926 con la legge del 4 febbraio n. 237, che istituiva la figura del podestà nei comuni con non più di 5000 abitanti, e il Regio decreto legislativo del 3 settembre n. 1926, con cui si estendeva la figura del podestà a tutti i comuni del Regno, questa trasformazione fu portata a compimento.
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Dal maggio del 1925 Cervia era governata da un commissario prefettizio a cui succede nell'aprile 1926 il primo podestà. Per le deliberazioni del commissario prefettizio e del podestà di questi anni restò in uso il registro delle "Deliberazioni del Consiglio comunale" attivato nel 1920 e chiuso nell'aprile 1928. A questo seguono logicamente i registri di questa serie.
Analogamente l'ultimo registro di questa serie restò in uso anche dopo il 22 ottobre 1944, giorno della Liberazione di Cervia, fino alla fine dell'anno e raccoglie perciò le prime deliberazioni della Giunta comunale nominata il 24 ottobre dal Governatore militare alleato.