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informazioni sul contesto di produzione
Lo scavo stratigrafico sul Monte Castellaccio iniziato nel 1873 si conclude dieci anni più tardi nel 1883 dopo molteplici campagne.
Nel 1875 e nel 1877, in corso d'opera, Giuseppe Scarabelli pubblica nel "Bullettino di paletnologia italiana" due lettere scientifiche indirizzate al naturalista Pellegrino Strobel (1821-1895), nelle quali espone le sue prime considerazioni emerse dallo scavo: Scavi nella terramara del Castellaccio presso Imola. Lettera diretta al prof. Strobel (a. 1, 1875, pp. 150-151) e La terramara del Castellaccio presso Imola. Lettera allo Strobel (a. 3, n. 2, feb. 1875, pp. 22-24).
Nel 1887, a quattro anni di distanza dalla conclusione dei lavori, Giuseppe Scarabelli pubblica l'opera Stazione preistorica sul Monte del Castellaccio presso Imola scoperta ed interamente esplorata da G. Scarabelli Gommi Flaminj (Imola, Galeati, 1887), che stampata nel numero di 205 copie è distribuita a numerose istituzioni scientifiche, colleghi e amici, a cura dello stesso autore. L'analisi stratigrafica applicata allo scavo, il rigore nella descrizione degli scavi e degli strati del terreno, la quantità dei reperti illustrati, sono alcuni elementi che contribuiscono a far sì che l'opera abbia riscosso numerosi apprezzamenti e consensi nel mondo scientifico, considerati i risultati brillanti ottenuti dallo Scarabelli. I reperti rinvenuti nella stazione preistorica del Monte Castellaccio sono ancora oggi conservati presso il Museo civico di Imola (1).

(1) Per i reperti rinvenuti nella stazione preistorica del Monte Castellaccio, vedi serie Gabinetto di storia naturale poi Museo civico di Imola, n. 155.

bibliografia
Giuseppe Scarabelli Gommi Flamini, Stazione preistorica sul Monte del Castellaccio presso Imola scoperta ed interamente esplorata da G. Scarabelli Gommi Flaminj, Imola, Galeati, 1887 (ripr. facs.: Associazione Scarabeo, Imola, Giornalisti associati Giuseppe Scarabelli, 2002);
Musei civici di Imola, La collezione Scarabelli 2. Preistoria, a cura di Marco Pacciarelli, Casalecchio di Reno, Grafis Edizioni, 1995, per il contributo di Giuseppe Scarabelli alle scienze preistoriche e alle attività da lui svolte in ambito archeologico, compreso lo scavo sul Monte Castellaccio con la descrizione e l'analisi dei reperti rinvenuti.


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