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  Carte delle Comunità minori 1803 - 1810
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raggruppamento
sei in: Archivio storico del Comune di Castel San Pietro Terme 1416-1965

Le unità di questa raccolta rappresentano il materiale archivistico, sostanzialmente di natura amministrativa e contabile, prodotto nel corso della breve attività dei Comuni minori, cioè dei Comuni di terza classe istituiti all'interno del Distretto di Castel San Pietro tra il 1802 e il 1810 in seguito alla legge che suddivise i Comuni in tre classi e fino alla riforma che ne razionalizzò il numero, trasformando i Comuni di terza classe in appodiati o frazioni.
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criteri di ordinamento
Per quanto riguarda la documentazione afferente al carteggio amministrativo si è proceduto all'identificazione dei fascicoli originariamente formati o costituiti nei precedenti riordini, organizzando le carte sciolte all'interno di mazzi e segnalando gli atti ed i documenti più significativi, evidenziandole anche attraverso un raggruppamento fisico in camicie.
I registri relativi alle altre serie sono stati descritti e lasciati in ordine cronologico.

E' stato possibile identificare e isolare fisicamente solo una parte della documentazione prodotta dall'attività autonoma delle cosiddette "Comunità minori": altra parte, soprattutto di natura contabile, è indissolubilmente sedimentata insieme con la documentazione propria della Comunità di Castel San Pietro. Si è scelto, pertanto, di descrivere queste carte senza soluzione di continuità, ricorrendo, ove possibile, all'analiticità della descrizione per favorire una ricostituzione, almeno virtuale, della produzione documentaria di ciascuna comunità autonoma.

informazioni sul contesto di produzione
Con la legge del 24 luglio 1802 "le Comuni venivano distinte in tre classi: appartenevano alla prima tutte quelle che oltrepassavano i 10 mila abitanti, alla seconda quelle tra i 3 mila e i 10 mila abitanti. Tutte quelle sotto i 3 mila appartenevano alla terza classe. Il Governo era abilitato ad aggregare le piccole Comuni alle maggiori, dove si riscontrava la convenienza a farlo". (1)
"Con proprio decreto del 5 marzo 1803 il Vice-Presidente della Repubblica approvava il nuovo piano di distrettualizzazione e delle aggregazioni delle piccole Comuni del Dipartimento del Reno in applicazione delle leggi sopra riportate [legge 6 maggio 1802, Anno I, sull'istituzione delle Prefetture e Vice-Prefetture e legge 24 luglio 1802, Anno I, sull'organizzazione delle autorità amministrative]". (1)
"Il Circondario della Vice-Prefettura di Imola era diviso in quattro Distretti con le aggregazioni delle piccole Comuni, come di seguito indicato". (1)
Le Comuni maggiori vennero aggregate a quelle minori (di seguito indicate in corsivo) e Castel San Pietro costituiva il capoluogo del Distretto; la situazione era quindi la seguente:
- CASTEL S. PIETRO e Poggio uniti;
- Casalecchio di Sopra (o Casalecchio Superiore) con Liano di Sopra;
- Casalecchio di Sotto (o Casalecchio Inferiore) con Liano di Sotto;
- Castel Guelfo
- Castel de' Britti con Casola Canina e Cignano;
- Dozza;
- Medicina;
- Ozzano di Sopra con Varignana di Sopra;
- Ozzano di Sotto con Varignana di Sotto;
- Pizzocalvo;
- Sassuno con Pizzano, Rignano e Vignale;
- Sesto (già imolese);
- Settefonti con Montearmato;
- Vedriano con Frasneda e Monte Calderaro.

Con Vice Regio Decreto del 20 aprile 1810 si cercò di riformare l'Amministrazione del Regno d'Italia razionalizzando il numero dei Comuni. Uno degli esiti della legge fu la trasformazione dei Comuni di terza classe in appodiati o frazioni.
"La nuova concentrazione dei Comuni del Dipartimento del Reno, approvata dal Vice-Re con decreto del 20 aprile 1810 determinò una consistente riduzione de territorio del Distretto di Imola […]. Il cantone di Castel San Pietro venne smembrato e solo […] due aggregazioni rimasero assegnate al territorio distrettuale imolese […]. Ogni Cantone concentrava un determinato territorio con più Comuni detti denominatari con rispettivi aggregati e classificati secondo una priorità di primo, secondo e terzo grado." (1)

Comune denominatario Castel S. Pietro (Cantone di Imola), a cui si univano Poggio, Casalecchio di Sopra, Casalecchio di Sotto, Liano di Sopra, Liano di Sotto, Varignana di Sopra, Varignana di Sotto, Vedriano con Frasneda e Monte Calderaro.
Castel de' Britti con Casola Canina e Cignano, Pizzocalvo con S. Cristoforo vennero aggregati al Comune di San Lazzaro del Cantone di Bologna; Medicina, Ozzano di Sopra e Ozzano di Sotto, Settefonti con Montearmato passarono al Cantone di Bologna; Sassuno con Pizzano, Cignano e Vignale vennero assegnati al Comune di Monterenzio del Cantone di Lojano; Sesto fu aggregato a Castel Guelfo, nel Cantone di Imola.

"Con notifica del 18 settembre 1816 il Segretario di Stato cardinale Consalvi comunicava la nuova suddivisione territoriale […]. Venivano assegnati alla Delegazione di Bologna [alcuni] Comuni di residenza di Governatori, [come] Castel San Pietro … Ozzano di Sopra si riuniva a Castel San Pietro". (1)

(1) P. P. MAZZINI, Evoluzione del territorio imolese e delle sue Poste dal Dipartimento del Santerno al Circondario d'Imola 1797-1927, (s.n.t.), [2011] (in cop.: "Associazione Culturale Giuseppe Scarabelli - Imola"), pagg. 22-23.

storia archivistica
Il materiale qui descritto venne raggruppato nel corso dell'intervento che portò alla redazione dell'inventario del 1981.
Non venne isolato come documentazione prodotta da Comuni amministrativamente autonomi, ma distribuito all'interno delle serie dell'archivio storico comunale aventi la stessa tipologia, eccetto il carteggio, raggruppato in faldoni autonomi, identificati come "Comunità minori", all'interno dei quali vennero inseriti anche alcuni registri ora ricondotti alle serie proprie.
codice interno: 248 - 001.008

stato di conservazione mediocre

informazioni redazionali
Inventario a cura di
Nicola Pezzi (Archimemo), 2014