La serie comprende frammenti dello statuto di Montefiore Conca del 1514.
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Per ulteriori approndimenti, dal Repertorio degli statuti comunali emiliani e romagnoli (secc. XII-XVI), a cura di Augusto Vasina, I, Roma, 1997, pp. 351-352 si legge: La redazione degli Statuta terrae Montis Florum fu completata nel 1471, dopo essere stata intrapresa verosimilmente a partire dal 1462, quando si comṕ il passaggio dal dominio malatestiano a quello della Chiesa. L'ambito di vigenza di questi statuti comunali non è precisato, ma con ogni probabilità doveva estendersi alle terre strettamente adiacenti al castello. La raccolta constava di 5 lib. per un totale di 265 rubb.: un ampio excursus sulle norme in essa contenute fu edito da Gaetano Vitali nel 1828. Da qui si desume che il primo lib. conteneva le rubb. riguardanti il culto, le figure del podestà, del giusdicente, del massaro, dei cinque priori e i due consigli, generale e di credenza; il secondo quelle relative alle cause civili; il terzo quelle riguardanti le questioni criminali; il quarto le rubb. sui danni dati e il quinto sugli straordinari. Non si ha alcuna notizia del cod. orig., in quanto lo stesso Archivio comunale conservava, fino alla Seconda guerra mondiale, soltanto una copia datata al 1579 che corrispondeva con ogni probabilità all'ediz. a stampa. La redazione statutaria approvata da Nicoḷ vescovo di Fano e governatore di Montefiore il 24 agosto 1471 costitú chiaramente, come si deduce dal testo, la riforma di un precedente statuto che l'"Inventario fatto per gli atti di Francesco Chiericoni 14 maggio 1474, pag. 127 (Archivio di Montefiore [disperso])" descrive come "un libro composto di 128 carte membrane, coperto di tavolette con pelle rossa sopra" (G. Vitali, memorie storiche riguardanti la terra di M. Fiore..., p. 392); sono attestate conferme di statuti e privilegi da parte di Leone X nel 1513, di Clemente VII nel 1524, di Paolo III nel 1535, di Pio V nel 1566 e di Gregorio XV nel 1621, mentre la redazione del 1471 fu poi pubblicata a stampa a Urbino, nel 1579. Luigi Manzoni cita un'altra ediz. a stampa degli Statuta terrae Montis Florum (Anconae, per Astulphum de Grandis, 1568), segnalatagli "dall'ottimo amico mio cav. L. Volpicella che la troṿ a pag. 564 del Catalogus Bibliothecae Josephi Renati Imperialis" e che il Bonaini "cita nelle sue aggiunte" datandola al 1569, ma si dice dubbioso della sua esistenza. Copia autentica della rub. 36 del secondo lib., De lucro dotis faciendae per maritum, mortua uxore sine filiis, dell' a. 1655, si trova presso l'ASRoma (Collezione statuti, n. 172/3).
bibliografia - EDD.: Statuta terrae Montis Florum, Anconae, per Astulphum de Grandis, 1568 (?); Statuta terrae Montis Florum, Urbini, apud Olivum Caesanum Typgraphum, 1579 - G. Vitali, Memorie storiche riguardanti la terra di M. Fiore, seguite da molte notizie concernenti altri luoghi della diocesi di Rimino nella Romagna, Rimini, 1828, pp. 370-395