- Disegni di S. Pietro di Ozzano, eseguiti durante lo sfollamento, 1944 luglio 10-1945 luglio 30, pezzi 2; - Appunto ms., s.d., c. 1; - Quaderno ms., 1950 ca, pezzo 1; - M.se Malvezzi Campeggi Camillo a Trombetti Alfredo, lettera datt., 1959 luglio 4, c. 1; - Fascicolo personale (parziale) istruito dalla questura con copie di lettere indirizzate ad Alfredo Trombetti, 1933 luglio 25-1937 novembre 14, cc. 8; - Documenti rinvenuti in strada dopo i bombardamenti del 1944, 1936 settembre 24-1937 gennaio 15, cc. 2; - Pianta dell'ex palazzo Ercolani, sede della polizia ausiliaria fascista, 1948 gennaio 27, c. 1; - Quaderni con timbro "Direzione Colonia confinati politici Tremiti", 1937-1939 ca., 6 pezzi.
informazioni sul contesto di produzione Alfredo Trombetti (1903-?) fu il primogenito dei coniugi Virginia e Ambrogio. Di soli due anni maggiore di Gustavo, fu colui che gli fece scoprire la politica.
Fu schedato dalla polizia fascista per via delle sue idee politiche.
Durante la Resistenza, venne fatto prigioniero insieme alla moglie Lea Orsi per indurre il fratello Gustavo a consegnarsi. Visto l'esito negativo, venne quindi rilasciato senza alcuna conseguenza.
Durante il periodo intercorso tra l'8 settembre e la Liberazione, Alfredo rimase a Bologna e raccolse testimonianze e documenti. Tra questi alcune carte rinvenute in strada dopo un bombardamento che provenivano da una vicina stazione di carabinieri: è probabile che da questa sottrazione provengano anche i quaderni compilati da esiliati alle Isole Tremiti, contenenti riassunti di testi che la censura lasciava loro consultare.
Come il fratello, lavorò alla CAMST.
Dal matrimonio con Lea Orsi nacque la figlia Silvana, donatrice di parte del fondo.
SEGNATURE segnatura attuale: busta 7 numero di ordinamento definitivo: 04 codice interno: 337 - 001.008.004