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Documenti ed oggetti relativi alla militanza di Gustavo Trombetti nelle fila dell'antifascismo e della resistenza, carteggi e tessere di associazioni di partigiani e perseguitati politici, riviste ed oggetti.
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Si segnala, tra la documentazione che compone la serie, la presenza nel carteggio di documenti che attestano il ruolo ricoperto da terze persone nella lotta di Liberazione, testimonianze dirette volte al riconoscimento dell'impegno e dell'aiuto offerto ai partigiani: ne è un chiaro esempio il caso della famiglia Benetti di Ferrara, che scrisse al sindaco di Modena Alfeo Corassori per avere le credenziali da presentare all'Associazione nazionale dei partigiani d'Itali, il sindaco quindi inviò la richiesta a Bologna perché Gustavo Trombetti e Mario Peloni procedessero a rilasciare le dichiarazioni necessarie.
Altra documentazione di particolare interesse è il pannello riguardante Gustavo Trombetti che venne esposto alla Mostra della resistenza bolognese, tenutasi nel 1954 - e non nel 1949/1950 come erroneamente indicato da Gustavo Trombetti - nel quadriportico dell'Archiginnasio, pannello su cui sono incollate fotografie segnaletiche che dovevano essere custodite negli archivi polizieschi e giudiziari ed erano invece nelle mani dei diretti interessati.
La documentazione esposta venne di conseguenza sequestrata con l'intento di processare sia Trombetti che il sindaco Giuseppe Dozza, che aveva organizzato la mostra. Sulla parte destra del pannello attualmente vi è una nota ms. di Gustavo Trombetti datata 5 maggio 1988, ma in origine vi era il libretto personale per l'acquisto del sopravvitto del carcere di Turi, presente in archivio, così come si ricava da un'immagine di corredo all'articolo "«Piantone» di Gramsci nel carcere di Turi" (da rivista non identificata, ma medesimo articolo pubblicato su "Rinascita" del 1956, anch'esso presente in archivio).
Si segnala infine la presenza di una scatoletta di compresse di rabarbaro, acquistate come pretesto nella primavera del 1944 dal compagno Squarzanti, commesso della farmacia di fronte al castello estense, conservata come ricordo perché a distanza di pochi mesi il compagno venne fucilato dalle brigate nere (ricordo datato 22 novembre 1974).
criteri di ordinamento I documenti sono pervenuti al Centro di Documentazione sulla cooperazione e l'economia sociale senza un ordinamento, si è quindi proceduto alla suddivisione tematica.
bibliografia Casellario Politico Centrale. Banca dati online dell'Archivio Centrale dello Stato, Ad vocem http://dati.acs.beniculturali.it/CPC/ (consultato il 15 gennaio 2015)
Venturini Callegari Libera, Bruno Venturini. Umanità razionalità e passione di un combattente per la libertà, Milano, Vangelista, 1988 Gustavo Trombetti ricercò notizie sull'attività antifascista svolta nel bolognese dal marito defunto, Bruno Venturini. Le informazioni raccolte da Trombetti aiutarono l'autrice nella redazione del volume che celebra la lotta partigiana intrapresa dal marito.
Ricci Garotti Giuliana, Storia e cronistoria della CAMST. I soci raccontano, Venezia, Marsilio, 1985
Bertagnoni Giuliana, Uomini donne valori alle radici di Camst, Bologna, Il Mulino, 2005 Bergonzini Luciano, La resistenza a Bologna. Testimonianze e documenti, Bologna, Istituto per la storia di Bologna, 1967 Arbizzani Luigi - Onofri Nazario Sauro, Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1945), vol. V, Bologna, Comune di Bologna - Istituto per la Storia di Bologna, 1998, 493-494