In questi registri, le fideiussioni date vengono annotate in successione cronologica. Precedentemente al 1657, data di impianto di questa serie documentaria, i verbali delle prese di possesso e gli instrumenti di obbligazione e/o fideiussione, spesso accompaganti ai relativi capitoli, erano annotati nei registri dei Consigli, di cui alla serie 3.
espandichiudi
La tenuta di questi registri era del notaio - cancelliere - segretario della comunità che si sottoscriveva al termine di ogni verbalizzazione. Da un punto di vista diplomatico, ogni atto contenuto in questi registri si caratterizza come vero e proprio instrumento notarile. Per la redazione degli instrumenti di obbligazione com'anche per l'estrazione in copia autentica di questi documenti, a richiesta dei privati o della comunità, il notaio cancelliere applicava una tariffa che risulta specificata, per la prima metà del sec. XVIII, nel verso della carta di guardia del secondo registro della serie. Per ciò che concerne i possessi, che vi sono registrati, si tratta delle prese di possesso, con relativi giuramenti, dei nuovi consiglieri eletti e dei podestà. Relativamente a questi ultimi, è anche registrata la lettera patente di nomina che muove dall'autorità superiore e, a partire dal 1740, vi troviamo verbalizzati i sindacati condotti sull'operato dei podestà al termine del loro mandato.
informazioni sul contesto di produzione Nella seduta consiliare del 25 novembre 1657, in adempimento agli ordini del cardinal legato ed a tutela degli interessi della comunità, si stabilisce di far presentare fideiussione a tutti coloro che prendono in affitto beni della comunità, in modo da assicurarsene il pagamento alla scadenza. Prestavano fideiussione coloro che, per deliberazione consiliare, ottenevano affitti di beni immobili di proprietà comunale, appalti di servizi e dazi (forno, macello, osteria, olio, panetteria, esazione delle tasse, archivio, bollo, posta), impieghi pubblici che comportavano maneggio di denaro (sindico, cancelliere civile al tribunale pretorile, ufficiali dell'Abbondanza e del Monte di Pietà, depositario, etc.). Ma anche privati che trasportano denaro della comunità, artigiani che eseguono lavori di particolare peso per la comunità stessa come il riattamento delle porte, strade e ponti, obbligazioni degli estimatori dell'appasso per il catasto, inventari di mobili di proprietà comunale in uso all'osteria, al macello, al palazzo pretorile. Per ciò che concerne i possessi, si tratta delle prese di possesso, con relativi giuramenti, dei nuovi consiglieri eletti e dei podestà.