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  Revisioni 1658 - 1803
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serie
registri 5
sei in: Archivio storico del Comune di San Leo 10 marzo 1509 - 1945 / Periodo della Comunità 10 marzo 1509 - 25 marzo 1808

Il primo dei registri di questa serie è dovuto all'inizio dell'incarico del computista revisore.
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A suo debito vi sono annotati gli introiti del suo ufficio: le tasse riscosse dal coltore, gli affitti introitati dal sindico, i crediti della comunità recuperati dal depositario del denaro del Monte di Pietà. Erano conteggiate invece a suo credito le somme che l'ufficiale aveva pagato a varie persone ed a vario titolo, su mandato direttogli dal gonfaloniere, prelevando i denari dagli introiti di cui sopra.
Sia gli introiti che gli esiti sono riportati voce per voce.

informazioni sul contesto di produzione
Nella seduta consiliare del 22 settembre 1657, il commissario della Provincia Feretrana palesò l'orine trasmessogli dal cardinal legato, con il quale si comandava che si nominasse un computista, a servizio della comunità di San Leo, che si occupasse della revisione dei conti e dell'amministrazione in genere sia della comunità che dell'Abbondanza, che del Monte di Pietà. Addivenuti, nel corso della medesima seduta, all'elezione di tale computista - revisore, l'incarico dello stesso iniziò col 1658.
Si tratta di controlli contabili condotti sull'operato degli ufficiali della comunità che maneggiavano denaro; in primo luogo del coltore o esattore delle tasse, del depositario del denaro del Monte di Pietà relativamente alle somme depositate presso il Monte dai debitori della comunità, del sindico per la poca attività rimasta in sua mano dopo la cessazione dell'ufficio della sindicaria, dell'archivista dell'archivio pubblico che introitava il denaro dovuto da privati per l'estrazione di instrumenti.
Precedentemente al 1658, estremo cronologico iniziale della serie, le revisioni contabili condotte sull'operato dell'esattore delle tasse o "coltore" erano annotate negli stessi registri in cui era annotato il piano di esazione, di cui alla serie 11. Collette; quelle condotte sull'operato del sindico, quando l'ufficio della sindicaria comportava l'introitare i proventi dei beni e dei servizi comunitativi e ciò sino al 1672, erano annotate nei registri di entrate ed uscite della sindicaria prima (serie 9) e nei registri di revisioni appositamente impiantati poi ( serie 10); le revisioni del depositario del Monte di Pietà, relativamente a tutte le sue entrate, nei registri riordinati ed inventariati alla serie 2.1 dell'Archivio del Monte di Pietà.
In effetti, la revisione contabile da condursi sull'operato di tutti gli ufficiali comunali maneggianti denaro era prevista dalle disposizioni statutarie, che la imponevano entro 15 giorni dal termine del mandato dell'ufficiale in questione, ad opera di due eletti dall'esecutivo che operassero insieme al podestà.
La procedura della revisione, condotta dal computista - revisore prevedeva il conteggio, in debito dell'ufficiale pagatore nei confronti della comunità, delle somme che lo stesso aveva introitato in esecuzione del suo ufficio; pertanto delle tasse riscosse dal coltore, degli affitti introitati dal sindico, dai crediti della comunità recuperati dal depositario del denaro del Monte di Pietà. Erano conteggiate invece a suo credito le somme che l'ufficiale aveva pagato a varie persone ed a vario titolo, su mandato direttogli dal gonfaloniere, prelevando i denari dagli introiti di cui sopra.


codice interno: 485 - 001.001.013