In questa serie sono conservati due esemplari dello statuto di San Leo. Si tratta di copie autentiche, la prima delle quali redatta nel giugno del 1753 e la seconda nell'aprile del 1755.
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La stesura dello statuto è datata 10 marzo 1509 e la relativa sanzione ducale è del 20 gennaio 1510. Lo statuto di San Leo è diviso in cinque sezioni, dette con termine coevo "libri", in cui sono codificate le norme per la creazione e funzionamento delle istituzioni comunali, per la gestione amministrativa della comunità e per l'amministrazione della giustizia; ciascun "libro" è poi diviso in più rubriche, l'indice delle quali è posto, rispettivamente in coda ed in testa ai due esemplari di statuto rimasti e qui di seguito descritti. Le materie regolate da ciascuno dei "libri" sono: le istituzioni comunali (libro I, in 27 rubriche), il diritto e la procedura civile (libro II, in 25 rubriche), il diritto e la procedura criminale (libro III, in 28 rubriche), le norme e la procedura relativi al danno dato (libro IV, in 34 rubriche), la regolamentazione delle cose straordinarie (libro V, in 71 rubriche). In quest'ultimo caso, vanno sotto la dicitura "cose straordinarie" quei punti della vita comunitaria non trattati nei "libri" precedenti o aggiunti successivamente alla prima redazione. Non sono state rintracciate notizie relative a più antiche redazioni degli statuti comunali, anche se è gioco forza presupporne l'esistenza. Si sono invece ritrovate annotazioni relative alla sua conservazione, come la delibera consiliare del 15 novembre 1626 che decide di rilegare lo statuto, dotarlo di coperta ed aggiungervi fogli di pergamena "per farci l'indice e scrivere ciò che abbisogna".