Si tratta di carte ritrovate sparse fra la documentazione cronologicamente posteriore, appartenenti tutte al primo periodo dell'annessione al Regno Napoleonico, quando San Leo era comune capo cantone del cantone VII, del distretto IV di Urbino, del dipartimento del Metauro.
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Fra esse, una filza di minute di lettere in uscita, risposte alle richieste dell'autorità superiore, in genere prospetti. Le carte non sono protocollate, ma alcune di esse riportano sul retro la dicitura "col n." oppure " risposta al n.", la qual cosa le collega al carteggio protocollato in entrata oggi perduto. Vi è poi un fascicolo di grandi fogli con prospetti di conti ripiegati e tenuti insieme da una fascia di carta su cui l'annotazione "1808. N.683. Beni incamerati". Per essi è facile presupporre che fossero collegati col n. di prot. 683 del 1808. In un fascicolo appositamente creato, sono conservate due minute di lettere con numerazione di protocollo particolare. La prima del novembre 1808 è segnata 2 P.A. di cui non si è in grado di dare la dicitura, la seconda invece n. 721 P.S., che richiama il protocollo segreto, della cui esistenza si ha notizia dalla documentazione stessa. Come già per la filza di minute di cui sopra, anche in questo caso è da ritenere che il numero di protocollo sia quello dell'ufficio a cui si risponde.