Gli esperimenti d'asta sono relativi alla concessione della panificazione e macellazione delle carni in regime di condotta, agli affitti di beni, mobili ed immobili, del Comune e di servizi comunali come la depositaria dei pegni e l'esattoria.
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Anche aste per lavori pubblici: riedificazione del campanile, sistemazione di fonti e lavatoi, restauro della piazza e di strade. In questi casi, quando si tratta cioè di lavori a proprietà comunali, fanno parte della documentazione gli avvisi e notificazioni relativi, le perizie, i capitolati. A partire dal 1819, i documenti relativi a ciascun esperimento d'asta sono raccolti in fascicolo con camicia annotata e legati a filza sul margine sinistro. I documenti raccolti all'interno del fascicolo sono redatti dal segretario comunale su carta bollata e si tratta di avvisi e notificazioni, verbali d'asta e capitolati. Tutti gli atti risultano registrati all'Ufficio del Bollo e Registro di San Leo con timbro dello stesso e timbro del Comune, sottoscritti dal gonfaloniere. Con l'esercizio 1828, sulla camicia dei fascicoli d'asta dei dazi ed affitti, compare l'indicazione del titolo ed articolo d'entrata che quel dazio o affitto o altro rappresentano nel bilancio preventivo e conto consuntivo di quell'anno. A volte, accanto ai documenti organizzati in fascicolo, si trovano estratti e ristretti di delibera relativi ad appalti e ciò richiama la dicitura riscontrata sul dorso di uno dei faldoni in cui la documentazione era stata condizionata nel 1859 e cioè "Atti d'Asta e Delibere".