Archivi ER

Archivi ER - Sistema informativo partecipato degli archivi storici in Emilia-Romagna

Gli archivi in Emilia-Romagna


Conservatore

Comune di San Leo
Piazza Dante Alighieri 1

47865 San Leo (RIMINI)

tel: 0541916211
0541916226
fax: 0541916184

scrivi
sito web

responsabile: Sandro Spada Ferri scrivi

Tutte le informazioni sul Conservatore

Accedi a CAStER

 
Ti trovi in: Archivi ER > BIM - Imola > San Leo > Struttura dell'inventario

  Revisioni 1622 - 1710, 1717 - 1796
  visualizza XML
serie
registri 4
sei in: Archivio dell'Abbondanza di San Leo 1622 - 1796

Nei quattro registri costituenti la serie, sono verbalizzate le revisioni condotte sull'operato degli ufficiali dell'Abbondanza. Il secondo dei registri di questa serie risulta impiantato a seguito della proposta fatta nel consiglio del 22 settembre 1657, dal commissario del Montefeltro, su istanza del cardinal legato, di eleggere un computista che possa rivedere i conti e gli interessi della comunità, del Monte di Pietà e dell'Abbondanza.
espandi chiudi



informazioni sul contesto di produzione
Tutti gli ufficiali dell'Abbondanza erano sottoposti alla revisione che veniva annualmente condotta sul loro operato. Per rivedere i conti di ciascuno di essi, il Consiglio Generale eleggeva due persone, il cui operato di revisione veniva annotato in questi registri appositamente impiantati e ciascuna annotazione veniva sottoscritta dai due eletti.
Al cassiere o depositario del denaro venivano rifatti tutti i conti dei denari da lui introitati a vario titolo e di quelli spesi in stipendi, interessi passivi, compra del grano, etc..
La revisione relativa all'abbondanziere calcolava la movimentazione che lo stesso aveva fatto del grano che aveva in custodia ed ugualmente al fornaro, che panificava in regime di condotta, veniva rivisto il suo pagamento del grano ricevuto dall'ammasso dell'Abbondanza su cui in genere era scontato il salario dovutogli, etc..
La revisione dei conti dell'Abbondanza è di antica attestazione, come dal verbale dell'Arengo Generale del 12 maggio 1577 o da quello del consiglio del 1 settembre 1585, quando è il commissario del Montefeltro a proporre che si eleggano due uomini periti per rivedere i conti degli abbondanzieri o da quello dell'11 settembre 1594, nel corso del quale sono gli stessi abbondanzieri che chiedono che siano eletti i revisori e che si proceda con la revisione dei loro conti.


codice interno: 486 - 001.003