Nel registro costituente la serie, sono annotati depositi in denaro fatti nella cassa del Monte di Pietà, da privati o da istituzioni pubbliche perché vi fossero custoditi.
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informazioni sul contesto di produzione Vi era la possibilità di depositare presso il Monte di Pietà, in quanto luogo sicuro, somme di denaro da custodire per terzi. E' da ritenere che tali depositi in denaro fossero infruttiferi, come dall'analisi delle annotazioni nel registro costitunete la serie. Testimonianza di tali depositi di danaro, antecedente all'estremo cronologico della nostra serie, una lettera, datata 2 dicembre 1688, che il commissario del Montefeltro dirige al cardinal legato, in cui gli comunica che farà depositare nel Monte di Pietà i denari ricavati dalla subastazione dei beni di un debitore, evidentemente in attesa di definizione giudiziaria della destinazione finale di tale somma.