La legge 14 luglio 1887, n. 4702, all'articolo 4, stabiliva che l'obbligo della tenuta del repertorio per il pagamento della tassa sul registro fosse esteso ai segretari, delegati e capi di tutte le amministrazioni e stabilimenti pubblici per gli atti in forma pubblica amministrativa o per scrittura privata. I repertori erano tenuti in carta libera e, a norma dell'articolo 1 del regolamento approvato con regio decreto 15 luglio 1887, n. 4743, dovevano essere presentati ai pretori dei territori di competenza. La definizione delle tasse di registrazione degli atti fu riformata con la legge sulle tasse di registro 20 marzo 1897, n. 217, n. 28 e seguenti e dal relativo regolamento, approvato con regio decreto 23 dicembre 1897 n. 549.