Registro di Carpi città (suddiviso in "case" e "orti") e registri delle seguenti Ville: Quartirolo, Santa Croce, Budrione, Migliarina, Fossoli, Cortile, San Marino, Cibeno, Gargallo.
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Da notare, inoltre, la presenza dei registri relativi a Soliera con le frazioni di Limidi e Sozzigalli, Novi e Rovereto.
informazioni sul contesto di produzione Il 3 aprile 1786 il Consiglio di Economia degli Stati estensi, allora presieduto da Giovanni Battista Munarini, emanò una notificazione con la quale si imponeva a tutti i detentori di diritti reali su beni immobili, ubicati nel "Piano e Colle" del ducato, di denunciare entro agosto i fondi e le case da essi posseduti, segnalando anche per i primi confini e biolcatico.
Con tale provvedimento si mirava ad una nuova correzione degli antichi registri d'estimo, a censire fondi mai denunciati e ad unificare gli estimi dei beni stabili laici ed ecclesiastici. Il catasto, che appartiene a quelli descrittivi, fu attivato nel 1791 e rimase sostanzialmente valido fino all'impianto di quello postunitario.
Nel 1792 si ordinò a tutti i possessori dei beni censiti di recarsi a riconoscere le partire loro ascritte sui libri d'estimo entro il termine di sei mesi; per effettuare tali ricognizioni, ma anche per la conservazione futura del catasto, furono istituiti sette "Campionieri provinciali del censo", tra i quali uno in Carpi.
Ad ogni campioniere furono consegnate le copie dei registri censuari relativi al distretto di competenza, indispensabili per l'espletamento delle mansioni assegnate: provvedere alle ricognizioni delle partite, registrare le volture, ossia i passaggi di proprietà, trasmettere ad epoche determinate all'Ufficio di Custodia generale del censo le volture seguite, per una loro revisione ed eventuale correzione prima dell'aggiornamento dei Campioni generali e del soldario.
Da ricerche condotte sugli estimi e catasti reggiani sappiamo che ai Campionieri furono sostanzialmente consegnate le copie di tre tipi di registri: "Bastardelli" (o Mastri delle partite) con Repertori; "Copia denunzie" con annessi Castelletti e Campioni (se presenti); e "Giornali delle volture", ovvero la documentazione necessaria al disbrigo degli affari correnti (richieste di volture per passaggio di proprietà, certificati di possidenza, stati d'estimo, ricognizioni di partita, visure a vario titolo).
I registri raccolti sotto questo titolo sono da identificarsi con i registri "Copia denunzie", tratti dai volumi delle denunce originali, che riportano "Villa per Villa" i dati indispensabili delle denuncie: numero progressivo, nome del possessore, denominazione dell'appezzamento, o numero civico della casa, confini, biolcatico, valore d'estimo.
bibliografia Paola Meschini, Estimi e catasti del territorio reggiano, in «Pubblicazione degli archivi di Stato. Saggi 89, Ministero per i beni e le attività culturali, Dipartimento per i beni archivistici e librari», Roma, Direzione generale per gli archivi, 2006