P.P. Pasolini viene accusato da Antonio Vece, maestro elementare di Avellino, di averlo avvicinato, fatto salire in macchina e portato in aperta campagna e qui minacciato, malmenato e derubato di un capitolo di un suo romanzo. Due giorni dopo però lo stesso Vece confessa di aver inventato ogni cosa; di qui la denuncia a suo carico per simulazione di reato, che sarà archiviata il 2 dicembre 1965.
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- Denuncia a carico di Vece Antonio per simulazione di reato - Atti diversi della Questura di Roma - Interrogatorio di Antonio Vece - Processo verbale del dibattimento - Sentenza 22 marzo 1963 - Motivi dell'appello - Sentenza Corte di Appello 1965 - "Disamina di Magistratura Democratica" ("Calunnia Vece")
SEGNATURE segnatura attuale: busta 1, fascicolo 9 numero di ordinamento definitivo: 9 codice interno: 787 - 001.008.009