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  Circolo culturale A. F. Formiggini 1955 - 1981
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sottoserie
fascicoli 18
sei in: Archivio del Partito comunista italiano - Federazione provinciale di Modena 1945 - 1991 / Commissione cultura 1951 - 1990
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La sottoserie comprende la documentazione relativa all'attività del Circolo culturale A. Formiggini di Modena (classificazione: F 1609): atto di costituzione, piani di lavoro, programmi delle iniziative, materiali relativi ai corsi e alle conferenze (testi delle relazioni, bibliografie), rassegna stampa, appunti mss. sulla politica culturale" e i "filoni di attività" del Circolo.

informazioni sul contesto di produzione
Il Circolo culturale Angelo Fortunato Formiggini nasce a Modena nel 1955 e ha sede inizialmente in Via S. Eufemia 51, poi dal 1967 risulta essere in Piazza Mazzini n. 23. Nei suoi locali si trova una biblioteca e una saletta per le conferenze.
L'iniziativa parte da un gruppo di intellettuali di sinistra, sostenuti dal Psi e dal Pci: il progetto è quello di dare vita ad un luogo di incontro e di dibattito, che sia un vero e proprio laboratorio culturale della città, “lontano da ogni indirizzo politico e di partito” (1). Fra gli anni Sessanta e Settanta attira la collaborazione di studiosi, politici, artisti e intellettuali modenesi e soprattutto diventa spazio per i giovani attivi nel movimento studentesco fino a diventare la "base" degli universitari di sinistra e di alcuni gruppi di studenti medi. "A fronte di istituti e organismi cittadini, come l'Aedes muratoriana, l'Accademia di Scienze, Lettere ed Arte, la Società della musica, il gruppo degli «Amici dell'Arte», tutti diretti da democristiani e socialdemocratici, e tutti attenti a difendere una concezione della cultura come pura erudizione, il Partito comunista voleva farsi portatore fra gli intellettuali del pensiero moderno, di opere che fossero espressione di impegno civile e democratico. Esito di quel progetto fu, solo nel 1955, il circolo «Angelo Fortunato Formiggini» [...] dal 1955 al 1957, si tennero conferenze che spaziavano da argomenti di carattere economico, quali la ristrutturazione capitalista, e la legge Vanoni, alle questioni cinematografiche, ai nodi del neorealismo e della censura; dai problemi della ricerca scientifica, alle questioni del pensiero politico risorgimentale, dell'opera di Carlo Cattaneo, della teoria dello stato, della democrazia borghese e socialista [...]" (2) e molto altro ancora.

Note:
1) Per maggiori informazioni:


2) Catia Mazzeri, Comunisti e cultura a Modena negli anni della ricostruzione (1945-1954) pp. 95-96 in «Rassegna di storia» dell'Istituto storico di Modena, aprile 1981, n. 0


codice interno: 1226 - 001.019.004