Sotto il nome originario di “Campioncelli” vanno quelli che sono propriamente i registri delle deliberazioni del consiglio comunale dozzese a partire grosso modo dal 1518, e con continuità dall’epoca della stabilizzazione della signoria feudale dei Campeggi. Essi rappresentano quindi l’espressione delle contenute forme di autonomia che rimanevano caratteristiche delle amministrazioni comunali dell'età di antico regime, per cui il consiglio è composto di un numero relativamente variabile di consiglieri, espressi dalle famiglie di possidenti che costituiscono il ridotto ceto dirigente della comunità e si ripartiscono le relative cariche elettive.
espandichiudi
Il consiglio si riunisce per solito alla presenza e dietro convocazione del governatore, cioè del funzionario nominato dal signore con funzioni primariamente di giusdicente in materia civile e di autorità militare nel governo della rocca e delle sue milizie; al di là della influenza esercitata de facto e al bisogno dal governatore sulle materie che attingano in qualche modo gli interessi del signore, al consiglio compete l’esercizio dell’amministrazione della comunità in generale, quindi: la nomina dei funzionari come il massaro, la definizione dei criteri di esercizio della fiscalità comunitativa, la gestione dei beni comuni e del patrimonio mobile e immobile comunale, la sorveglianza del territorio, la repressione dei danni dati e del banditismo, la creazione e il mantenimento di servizi di pubblica utilità quali quelli del maestro pubblico e del medico condotto pagati a spese della comunità, che - nel caso di Dozza - vengono istituiti relativamente presto e mantenuti costantemente con assiduità.