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Conservatore

Biblioteca Mario Gattullo. Dipartimento di Scienze dell'Educazione, Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Via Filippo Re 6

40126 Bologna (Bologna)

tel: 0512091630

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responsabile: Federico Barbino scrivi

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Archivio Mario Gattullo 1938 - 2001
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fondo
quaderni 107, fascicoli 240, mazzo 1, buste 42

L'archivio è costituito dai documenti personali e di lavoro di Mario Gattullo, donati dalla famiglia o che erano conservati presso il Dipartimento di Scienze dell'educazione dell'Università degli studi di Bologna già al momento della sua scomparsa, avvenuta nel novembre del 1991.
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Si tratta in gran parte di documenti dattiloscritti sciolti o raccolti in fascicoli creati da Gattullo stesso e che solo in piccola parte riuscì ad organizzare cronologicamente (vedi l'"Archivio degli scritti"). Una parte di essi sono probabilmente conservati fin dall'origine presso il Dipartimento di Scienze dell'educazione, mentre un'altra è stata trasferita dalla sua abitazione in più momenti.
Le uniche carte manoscritte presenti in archivio appartengono quasi tutte ai numerosi quaderni scolastici e universitari e ad alcuni suoi diari compilati in gioventù. Il resto della documentazione è il prodotto delle tante attività condotte da Gattullo fuori e dentro all'Università.

criteri di ordinamento
Nell'archivio di Mario Gattullo, conservato presso i locali della Biblioteca del Dipartimento di Scienze dell'educazione di Bologna, sono stati individuati inizialmente 5 nuclei di documentazione.
Tutto il materiale è apparso in notevole stato di disordine e prima di procedere con l'intervento di riordino ed inventariazione è stato necessario eseguire una ricognizione complessiva senza fare significativi spostamenti di documenti tra un nucleo e l'altro. Per fornire una prima collocazione alle carte descritte nel corso della ricognizione i 5 nuclei sono stati identificati con lettere dell'alfabeto, come segue.

A. Armadio denominato con la lettera A. 2 ante con 5 ripiani per metri complessivi 6 con materiali vari (fascicoli e carte sciolte, pubblicazioni, lucidi delle lezioni conservati in cartelle e alcune buste d’archivio).
Durante la ricognizione tutta la documentazione è stata vista e descritta ed è stato fatto un primo riordino e condizionamento in fascicoli e buste. Trattandosi principalmente di carte relative alle attività legate alla didattica e ai corsi di insegnamento di Gattullo, una gran parte è andata a costituire la serie Attività universitaria: esami, lezioni e didattica, articolandosi in varie sottoserie, in alcuni casi implementate anche con materiale proveniente dagli altri nuclei, come ad esempio le sottoserie Istruzioni per la compilazione dei questionari 1969 - [1991]  e Prove scritte di studenti 1969 – 1997, o quelle che descrivono i lucidi.

B. Armadio denominato con lettera B con 10 ripiani per metri complessivi 9, ma in cui si trovava solo un fascio di carte attribuite a Mario Gattullo, rinvenute tra documentazione di altri docenti che occupavano l’armadio.
Si tratta di poco materiale raccolto probabilmente post-mortem (forse da scrivanie o cassetti), relativo soprattutto all’attività di docente ma frammentario e di difficile  collocazione. Anch’esso è stato descritto, ordinato e condizionato.

C. 2 Armadi a 2 ante, denominati con lettera C,  con 15 ripiani complessivi per metri lineari complessivi 13 ca. con fascicoli e carte sciolte. La maggior parte dei fascicoli sono stati creati probabilmente da Gattullo stesso (molti titoli sono di suo pugno) ma presentano anche una numerazione di altra mano, a matita o penna, che, in seguito al riordino fisico, si è rivelata essere progressiva da 1 a 244 (mancano i nn. 28 e 241). Altra documentazione su alcuni ripiani, sciolta o già condizionata in fascicoli, invece è risultata essere priva di numerazione pur essendo, almeno in parte, organizzata dallo stesso docente. La ricognizione descrittiva di ciascuna unità archivistica è stata eseguita mantenendo l'ordine della numerazione già presente fino al n. 244. I fascicoli  senza numero e le carte sciolte (poi accorpate in fascicoli), sono stati organizzati in maniera da proseguire con una numerazione provvisoria attribuita dal [245] al n. [271], ma in seguito eliminata perchè la sequenza non è stata mantenuta. Negli armadi sono stati individuati anche numerosi dattiloscritti anche in plurime copie (testi legislativi, circolari amministrative, verbali) che si è ritenuto di eliminare conservando un solo esemplare, mentre alcuni numeri di periodici sono stati consegnati alla biblioteca e trattati diversamente.
Alla luce della ricognizione svolta su tutti i fascicoli, si è notato come la numerazione progressiva, che probabilmente è stata effettuata nel corso di uno o più tentativi di riordino dell'archivio, non rispecchi alcun criterio logico o cronologico.

D. Si tratta dell'ultima acquisizione che la Biblioteca ha ricevuto: 16 scatole (numerate 1-16 dal personale della biblioteca) con documenti e libri che erano ancora conservati nell'abitazione della famiglia Gattullo  e che le figlie hanno donato alla Biblioteca nel 2016. I documenti d'archivio erano contenuti nelle scatole n. 1, 5, 10, 13, 14, 15, 16, mentre nelle altre era conservato materiale librario.
In particolare sono stati individuati 2 nuclei principali: i quaderni scolastici e l’archivio degli scritti di Mario Gattullo.
Il gruppo dei quaderni copre quasi tutti gli anni formativi dalle elementari all’Università e comprende anche vari diari e taccuini, con annotazioni e riflessioni personali, relativi anche ad attività extrascolastiche legate al mondo cattolico.
L’archivio degli scritti di Mario Gattullo pubblicati e “non pubblicati” e “non scientifici”, è un lavoro di archiviazione curato dallo stesso professore che compilò un quaderno e utilizò anche il pc, ma purtroppo è rimasto incompiuto.
Egli creò 2 raccolte cronologiche delle distinte anche da 2 numerazioni progressive, che sono state quasi integralmente ricostituite nel corso di questo intervento.
Per quanto riguarda la prima raccolta degli scritti pubblicati, Gattullo conservò una parte dei i suoi testi fotocopiati e in originale, mentre, per altri, conservò e numerò direttamente i volumi monografici o i periodici in cui essi erano stati pubblicati (conservati nelle scatole 2-4, 6-9, 11, 12 della donazione).
La numerazione cronologica comprende quindi sia fascicoli, o dattiloscritti, o fogli sciolti e opuscoli (ora collocati nelle buste 136 e 137), che interi volumi o periodici, che invece sono stati catalogati secondo gli appositi standard bibliografici e poi collocati sugli scaffali della biblioteca, in una sezione a parte (denominata "GAT").

E. Cassettiera con 4 cassetti di profondità 65 cm. E’ stata visionata e descritta sommariamente tutta la documentazione che era conservata: si tratta di 334 fascicoli contenenti esclusivamente prove scritte di studenti dei corsi di Pedagogia databili principalmente tra gli anni ‘80 e il 1991.Il materiale è stato condizionato in 19 buste mantenendo l'ordine fisico con cui è stato trovato.


Dalla ricognizione è emerso che i 5 nuclei esaminati non riflettevano, nel loro insieme, nessun particolare criterio logico di ordinamento originario: essi rappresentavano probabilmente soltanto il risultato finale dei vari spostamenti subiti nel tempo fin dalla loro origine.
Se avesse potuto Gattullo avrebbe sicuramente portato a compimento il progetto di ordinamento del suo archivio, interrotto purtroppo dalla sua scomparsa improvvisa avvenuta nel 1991, e chi lo ha ereditato non è riuscito a dargli continuità, per le motivazioni più varie. Sicuramente, fin da subito, c'è stata la volontà di preservarlo e valorizzarlo: su diversi fascicoli ci sono tracce di precedenti tentativi di descrizione o riordino (numerazioni parziali), ma nessuno strumento di consultazione è arrivato a noi, ad eccezione di alcune bozze di lavoro incomplete conservate ora nell'ultima busta dell'ultima serie "Documenti postumi".
Lo dimostra anche il fatto che in più casi, diverse tipologie di documenti con contenuti o cronologie analoghe, si sono trovati sia in uno che nell'altro nucleo: un lavoro di riordino non si sarebbe concluso lasciando tale disordine. Inoltre un progetto di riordino esaustivo doveva prevedere da subito una ricognizione su tutto il materiale raccolto da Gatullo, compreso anche quello importantissimo ceduto dalla sua famiglia solo nel 2016, mentre i tentativi di riordino risultano essere precedenti di almeno 15 anni.
Dalla ricognizione è quindi emersa la quasi totale assenza di tracce che conducessero ad un iniziale disegno progettuale di ordinamento logico e fisico di tutta la documentazione. Nel tentativo di organizzare e raccontare al meglio l'intero patrimonio documentario lasciato da Gattullo si è dunque scelto di affrontare un riordino totale, pur mantenendo traccia di quanto fatto in precedenza.

Il riordino fisico è stato eseguito inizialmente solo all’interno dei 5 nuclei, senza fare spostamenti di documentazione tra l’uno e l’altro, e si è concentrato soprattutto su operazioni di condizionamento delle carte sciolte in fascicoli o buste, ma anche sull’esclusione di varie copie di dattiloscritti o di documenti che non avevano nessuna attinenza con l’archivio, nonchè diverse pubblicazioni, che sono andate ad integrare ulteriormente il fondo librario di Mario Gattullo.
Questo lavoro è servito a definire fisicamente, per ciascuna delle 5 partizioni, le unità archivistiche da descrivere. In parte si trattava di fascicoli originali (la maggior parte erano conservati nell’armadio C), già creati dallo stesso docente con un titolo, ma ammucchiati sui ripiani senza un criterio logico per i quali ci si è limitati alla descrizione, definendone meglio il titolo, quando quello originale non risultava sufficientemente esaustivo, senza intervenire (tranne rari casi) nell’ordinamento interno delle carte.
Dovendo condizionare la documentazione trovata sciolta, soprattutto nell’armadio A e nella cassettiera E, sono invece stati creati nuovi fascicoli o, in altri casi, le unità descrittive sono diventate buste intere in cui sono stati collocati documenti dello stesso tipo, come ad esempio le oltre 300 prove scritte di studenti, conservate in una cassettiera, o i numerosi dattiloscritti con le istruzioni per la compilazione di questionari.

L’obiettivo del presente intervento era quello di dare una descrizione sommaria a tutta la documentazione dell'archivio riorganizzandola anche fisicamente, senza ordinare e descrivere analiticamente tutte le carte all’interno dei singoli fascicoli. Solo in alcuni casi si è potuto procedere analiticamente, come per il riordino dell’archivio degli scritti creato da Gattullo stesso (“Archivio degli scritti di Mario Gattullo”, buste n. 136-139), dove era già presente una numerazione e un elenco; in altri casi, invece, l’ordinamento e la descrizione analitica, sono stati rimandati a successivi interventi (ad es. sottoserie “Prove scritte di studenti” bb. 56-82 e “Istruzioni per la compilazione e correzione dei questionari” bb. 83-91).

In fase finale l’ordinamento delle unità individuate e descritte con la ricognizione è stato eseguito raggruppandole in ordine cronologico all’interno di serie e sottoserie distinte per omogeneità dei contenuti più ricorrenti, e, già in buona parte, individuati da Gattullo stesso assegnando i titoli ai fascicoli da lui creati.
In questo modo sono emerse sottoserie denominate ad esempio “Corrispondenza” o “Società Italiana di Pedagogia” o “Consiglio nazionale delle ricerche” e così via, mentre altre sono nate in maniera più “forzata”, soprattutto quelle più consistenti, come ad esempio “Attività di Facoltà e Dipartimento”, e le 3 con denominazione quasi uguale (“Documenti, ricerche, corrispondenza, appunti ….”): in tutte, in realtà, è possibile incontrare documentazione che tocca tutti gli argomenti e tutte le attività del professore, che lavorava spesso in maniera trasversale, ma il filo conduttore, che poi ha dato il titolo alle sottoserie, anche se di poco, è sembrato prevalere maggiormente sugli altri, comunque presenti tra le carte.
Il lavoro di ordinamento fisico e numerazione di tutte le unità e di tutti i contenitori (126 buste e 16 raccoglitori) è stato quindi l’ultimo passaggio, che è stato preceduto da vari ragionamenti incentrati principalmente sull’assegnazione di ciascun fascicolo all’una o all’altra serie dell’inventario e con il quale si è concluso questo intervento.

Nel corso dell'intervento tutta la documentazione è stata ricondizionata in buste d'archivio e le cartelline danneggiate o in plastica sono state sostituite.

storia archivistica
Sono presenti in questo archivio documenti che testimoniano almeno due interventi di riordino e descrizione avviati poco dopo la morte di Gattullo, avvenuta nel 1991, e fino al 2001. Si tratta di interventi probabilmente mai conclusi che furono avviati solo su una parte dei fascicoli con una numerazione precedente. Tale numerazione è forse il risultato dei due interventi.
In una bozza non datata di un "Elenco dei manoscritti, lettere, inediti e documenti dell'archivio Mario Gattullo riordinati per la consultazione da parte di studiosi" 1 si legge da un'introduzione che si tratta di una descrizione di 116 carpette di cui 54 si trovavano nello studio del prof. Gattullo presso il Dipartimento di Scienze dell'educazione e 62 nella sua abitazione privata e che "probabilmente sono state create da Gattullo di volta in volta e, via via, riempite al fine di creare dei veri e propri fascicoli suddivisi per argomenti che gli consentissero, per ciascuna tematica specifica, di avere a disposizione tutto il materiale necessario". La spiegazione (forse opera di Claudia Tordi) prosegue così: "partendo dal presupposto che tale organizzazione rispecchia la personalità di Gattullo, il suo modo di lavorare e la sua sistematicità si è ritenuto non solo opportuno ma anche irrinunciabile, procedere nella costituzione dell'archivio, conservando la struttura per argomenti già da lui predisposta". Si legge ancora di seguito: "Di ciascuna carpetta, è stato esaminato il contenuto ed inventariato ogni singolo foglio contenuto all'interno. Solo successivamente è stato fatto il lavoro di sistematizzazione vera e propria: tale lavoro è consistito nell'esaminare ciascun foglio secondo un criterio che può essere definito di pertinenza: è stato quindi eliminato tutto il materiale in più copie o non direttamente legato alla sua attività o reperibile nelle sue pubblicazioni. [...] Ultimato questo lavoro, di 116 carpette iniziali, ne sono rimaste......che costituiscono l'archivio. [..] E' possibile ricondurre la sua attività di studio e ricerca a due ambiti principali entro i quali essa è svolta: l'Impegno istituzionale da un lato e la Ricerca scientifica dall'altro." 

All'interno dei fascicoli sono stati ritrovati occasionalmente foglietti o fascicoletti con appunti e indicazioni che rimandano a dubbi sullo spostamento e il riordino di documenti. Ad esempio: nel fasc. 6 (segnatura precedente) si trova un fascicoletto con la scritta a penna "da inserire?": con lettera di Gattullo dal C.I.R.E. indirizzata ai direttori di dipartimento.
Fogli con appunti e indicazioni che richiamano ad ipotesi di riordino fisico sono comunque stati lasciati nelle collocazioni in cui si trovavano.
L'archivista Beatrice Borgiani ebbe l'incarico, intorno all'anno 2000, di eseguire una ricognizione su fascicoli dell'archivio Gattullo. A seguito di un colloquio telefonico Borgiani ha effettivamente confermato di aver eseguito il lavoro utilizzando una banca dati creata su un PC del Dipartimento con il software Access e consegnando anche il lavoro su CD. Di quel lavoro però non si è conservata nessuna traccia. L'archivista ricorda che redasse un elenco dei fascicoli evitando volutamente riordini fisici di qualsiasi tipo.


1 Si legge sul frontespizio del primo foglio stampato "Risultato dell'incarico conferito alla dott.ssa Claudia Tordi da parte della commissione costituita dal prof. Ivano Dionigi, dal prof. Francesco Bochicchio e dalla dott.ssa Maria Lucia Giovannini" (vedi serie Documenti postumi, busta 142, fasc. 6).


codice interno: 1474 - 001

informazioni redazionali
Inventario a cura di 
Gianni Borgognoni e Daniela De Lellis (Open Group), 2023

realizzato per 
Dipartimento di Scienze dell'Educazione - Alma Mater Studiorum Università di Bologna 

Intervento redazionale a cura di 
Regione Emilia-Romagna, Settore Patrimonio culturale - Area Biblioteche e Archivi, 2023