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  Rassegna stampa su Andrea Centazzo 1973 - 2006
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raggruppamento
cartelle 36
I fascicoli della rassegna stampa contengono al loro interno circa 1900 articoli
sei in: Archivio Andrea Centazzo 1964 - 2021

La rassegna stampa documenta dettagliatamente le varie fasi della carriera di Centazzo: dall’essere batterista di Gaslini, all’essere percussionista – solista o in piccole formazioni – che basa la sua musica sull’improvvisazione e sull’elettronica e la porta in diverse parti del mondo; dall’essere compositore per compagini orchestrali più o meno ampie all’essere compositore di musiche per il teatro e il cinema; dall’essere docente e organizzatore di seminari all’essere artista multimediale, vincitore di svariati premi; dall’essere fondatore della casa discografica Ictus (poi Index e di nuovo Ictus) all’essere acclamato padre della New Age italiana; dall’essere autore di saggi sulle percussioni all’essere il fondatore dell’associazione Pulsus e curatore di una rivista e della mostra 'In battere', incentrate sul mondo delle percussioni; dall’essere costruttore di strumenti a percussione all’essere autore di opere multimediali; dall’essere un cittadino italiano al ricevimento della cittadinanza americana.
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I primi articoli provengono da quotidiani locali del nord-est italiano. Qui Centazzo, all’inizio della carriera, è menzionato come strumentista al fianco di musicisti jazz di maggior fama (Giorgio Gaslini in particolare). Dal 1975 gli articoli cominciano a dare maggiore rilevanza a Centazzo, che assume via via un ruolo da protagonista e rilascia le sue prime interviste. Gli articoli provengono ora anche da quotidiani nazionali nonché del sud Italia. Compaiono articoli in riviste specialistiche internazionali (francesi, tedesche, portoghesi). Alla fine degli anni '70 gli articoli di provenienza internazionale diventano preponderanti e non mancano articoli provenienti da riviste americane e canadesi, a riprova del notevole successo ottenuto da Centazzo, non solo in Europa ma anche oltreoceano con le sue tournée solistiche.
Dal 1979 compaiono i primi articoli forniti da L’eco della stampa, agenzia alla quale Centazzo commissiona la raccolta della propria rassegna stampa: le ricevute che indicano la testata giornalistica e la data dell’articolo sono incollate sul ritaglio di giornale; il nome di Centazzo è sottolineato nel testo in matita colorata. L’abbonamento a L’eco della stampa continuerà fino al 2002.
La quantità di articoli contenuti nei fascicoli annuali aumenta progressivamente fino alla metà degli anni 80, per poi calare gradualmente, riducendosi notevolmente intorno agli anni 2000, quando, con l’arrivo di internet, i giornali dedicano sempre meno spazio ai comunicati musicali e alle recensioni, a meno che non si tratti di eventi di particolare rilevanza artistica o politica. 
Questi i titoli delle testate più ricorrenti: nazionali: La Repubblica, Il Messaggero, Corriere della sera; testate locali: Il Messaggero veneto, Il Messaggero di Udine, Il Piccolo, Il Resto del Carlino, Corriere dell’Umbria, Quotidiano di Puglia, Il Giornale di Sicilia; riviste specializzate di musica, italiane e straniere: Musica jazz, Percussioni, Strumenti musicali, Audio Review, Blow up, Dischi, New Age, L’opera, Gli elleppì, DownBeat, Modern Drummer, Jazz Live, Jazz magazine.
Nel fascicolo dedicato alla messa in scena di "Tina" negli USA, sono presenti sia articoli di testate italiane, che americane (The Los Angeles Times, The Washington Post); che italo-americane (L’italo-americano, La dolce vita).
Spesso all’interno dei fascicoli è conservato anche materiale promozionale dei concerti, rassegne, corsi di formazione, workshop trattati negli articoli; gli opuscoli sono talora aperti e incollati su fogli bianchi.

criteri di ordinamento
La rassegna stampa si trova raccolta in fascicoli ordinati cronologicamente. Questi ultimi riuniscono generalmente al loro interno articoli di un solo anno, ad esclusione dei fascicoli iniziali e finali della raccolta, che comprendono due o più annate; i fascicoli sono così suddivisi: 1973-1974, 1975-1976, 1977, 1978, 1979, 1980, 1981, 1982, 1983, 1984, 1985, 1986, 1987, 1988, 1989, 1990, 1991/1, 1991/2, 1992, 1993, 1994, 1995, 1996, 1997, 1998-1999, 2000-2001, 2002, 2003, 2004-2006. In pochi casi i fascicoli contengono articoli relativi ad anni immediatamente precedenti o successivi.
A questi fascicoli cronologici si aggiunge una serie di fascicoli dedicati alle opere che hanno avuto una maggior eco mediatica; si tratta in particolare di
- 1 fascicolo su "Il canto di un giorno (Ernest H.)" che contiene la rassegna stampa italiana del 1986;
- 2 fascicoli su “Tina”, che contengono uno la rassegna stampa degli spettacoli italiani del 1996 e 1997 e l’altro quella degli spettacoli statunitensi del 1997, 1998 e 1999;
- 1 fascicolo su “Anmin” che include articoli del 1999 e 2000;
- 1 fascicolo su “Memento” che include articoli del 2000 e 2001;
- 1 fascicolo su “Sacred Shadows” che include articoli del 2002.
Sono inoltre sono presenti tre raccolte di articoli selezionati e accuratamente ritagliati,  fotocopiati e rilegati a formare un opuscolo fornito di copertina e titolo; queste raccolte (che contengono articoli già presenti nei relativi fascicoli cronologici) si riferiscono specificamente ai concerti tra il 1978 e il 1983, a quelli tra il 1979 e il 1989 e alla rassegna stampa del 1983 relativa all’opera “Cjant”.
E' infine presente una cartella azzurra che raccoglie articoli selezionati da Centazzo per un fine non esplicito, spesso senza indicazioni specifiche di fonte e data, indicativamente databili tra il 1977 e la fine degli anni 90.

La rassegna stampa è stata curata da Carla Lugli, moglie di Centazzo, fino al 1984 (anno del divorzio) e successivamente dallo stesso Centazzo. 
All’interno dei fascicoli i ritagli di giornale sono incollati in vari modi (talora ripiegati e incollati solo nella parte superiore) sul verso e sul recto di fogli di carta numerati. La numerazione dei fogli compare fino alla metà del fascicolo del 1985, poi scompare definitivamente. Dal 1984, alcuni articoli sono incollati su fogli riciclati, contenenti scalette di vecchi concerti, vecchi comunicati stampa e un frammento di partitura. In questi casi gli articoli sono incollati su un solo lato del foglio. Dal 1997 gli articoli raccolti non sono più incollati su carta, restando ritagli "volanti". In alcuni casi sono conservati interi numeri dei quotidiani o riviste contenenti gli articoli su Centazzo.

Dal 1977 gli articoli cominciano ad essere presenti anche in fotocopia, sia come seconda copia, sia come unico esemplare collezionato.
E' stata posta molta attenzione nel documentare il legame tra articolo e testata, ove necessario ritagliando il nome della testata e incollandolo accanto all’articolo, riportando inoltre la data di pubblicazione e l'eventuale numero del fascicolo, dati a volte trascritti a mano

unità di descrizione collegate
In molti casi gli argomenti trattati negli articoli, soprattutto quando si tratta di concerti e rassegne, sono legati ai materiali contenuti nella sezione “Materiale promozionale” e nella sezione “Manifesti e locandine”.

strumenti di ricerca
2/2: [Rassegna stampa su Andrea Centazzo]
https://sol.unibo.it/SebinaOpac/resource/22-rassegna-stampa-su-andrea-centazzo/UBO8024411
codice interno: 1488 - 01.003