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  Protocolli di istrumenti vari 2 gennaio 1584 - 7 novembre 1796
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serie
registri 47, buste 2
sei in: Archivio storico del Comune di Imola 1084 - 1969 / Periodo della Legazione pontificia 1504 - 1797

Istrumenti della comunità di Imola, dei massari, dell'abbondanza, delle investiture e dei censi, per i quali si rinvia alle rispettive sottoserie.
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criteri di ordinamento
Essendosi nella serie individuati nuclei documentari distinti, si è provveduto alla creazione virtuale delle seguenti sottoserie: "Istrumenti della comunità", "Istrumenti dei massari", "Istrumenti d'abbondanza", "Investiture di enfiteusi" e "Censi".
Il registro n. 6, contenente minute di istrumenti degli anni 1626-1635, è stato descritto nella serie "Minute di istrumenti vari".
I registri nn. 7-9, contenenti istrumenti degli anni 1635-1657, definiti negli inventari del 1728 e 1740 come "brogliardi" o "bastardelli", sono invece stati lasciati nella presente serie, sia per consolidata tradizione archivistica, sia perchè i relativi protocolli, ammesso che siano mai stati redatti, risultano a tutt'oggi mancanti. Questi registri sono descritti nella sottoserie "Istrumenti della comunità".

storia archivistica
La prima testimonianza della presenza di istrumenti nella segreteria magistrale della comunità di Imola si incontra nell'inventario del 1695 (1). Vi si menzionano un libro di investiture di enfiteusi che inizia con atto del 9 settembre 1665, sedici protocolli di vari istrumenti che vanno dall'anno 1584 sino al 1695, e venticinque "tra libri e quinternetti di istromenti di massari e d'abbondanza" dall'anno 1592 (sic) al 1656.
Decisamente più analitica la descrizione negli inventari del 1728 e del 1740 (2), poco dissimili tra loro, in cui sono raggruppati e descritti insieme i "Protocolli tanto della Comunità, quanto dell'Abbondanza" (regg. 20, 1584-1728). Di ciascun registro sono indicati gli estremi cronologici, la cartulazione, la presenza di un repertorio, il nome del notaio rogante gli atti. I registri contenenti istrumenti dall'anno 1635 al 1657 (corrispondenti ai registri nn. 7, 8, 9 della nostra serie attuale) sono definiti come "brogliardi" o "bastardelli". In calce a questi venti registri si trovano, numerati nell'inventario del 1740 coi nn. 21-22, due registri contenenti istrumenti di investiture di enfiteusi. In entrambi gli inventari fa poi seguito la generica menzione di "trentaquattro quinterni, o siano bastardelli maltenuti, et in parte laceri di varii instromenti, d'appalti, d'abbondanza, e di massarie, et altro".
Nell'ultimo inventario settecentesco pervenutoci, quello del 1769 (3), la serie, denominata "Protocolli d'Instrumenti", si compone di regg. 33 (1554 (sic)-1769). Di ciascun registro sono indicati solo gli estremi cronologici. Alcuni registri presenti nel 1740 risultano mancanti nel 1769, e presenti oggi, mentre altri ancora, presenti nel 1769 risultano oggi mancanti.
Sempre nell'inventario del 1769, sotto la voce "Mazzi continenti diversi interessi della comunità", si trovano inoltre elencati "Istrumenti antichi di abbondanza".
L'inventario redatto dal segretario Giuseppe Pasetti in occasione del riordino dell'archivio da lui eseguito a partire dell'anno 1788 non è stato a tutt'oggi rintracciato. Si può ragionevolmente presumere che su di esso si sia basato nel 1861 il Bonaini per la sua descrizione dell'archivio comunale di Imola, in cui leggesi: "Instromenti in protocolli, vol. 46, an. 1584-1796" (4).
Nel di poco posteriore inventario di Luigi Marchi [1864], la consistenza della serie, qui denominata "Istromenti dal 1584 al 1796" rimane invariata (regg. 46). Dei registri non è data alcuna descrizione. Marchi è il primo che dà notizia della presenza di un Indice degli istrumenti, e ne spiega l'organizzazione e la modalità di fruizione. (5).
Sintetica la descrizione della serie anche nell'inventario di Romeo Galli [1933]: "Protocolli di istrumenti vari (1594-1796). Sono raccolti in 46 volumi di diversa mole e grandezza". Segue un accenno alla presenza dell'Indice (6).
A partire dall'inventario del Bonaini la consistenza indicata è di 46 registri. Nell'Indice degli istrumenti sono tuttavia repertoriati tutti i 48 registri facenti a tutt'oggi parte della serie. I registri sono numerati dal n. 1 al n. 47; il registro n. 24 è diviso in due tomi.
L'intervento decisivo sulla serie fu presumibilmente opera del già citato segretario Giuseppe Pasetti.
A lui, e al sottosegretario Giuseppe Montanari si deve anche la redazione, a cavallo tra Sette-Ottocento, dell' "Indice degli Instromenti".
La necessità di un intervento sulla serie è già documentata in due relazioni propedeutiche al riordino, ossia alla relazione del notaio e archivista imolese Giuseppe Maria Manzoni del 24 settembre 1787 (7), e quella dell'archivista della comunità di Ravenna Francesco Traversari del 22 febbraio 1788, letta nella congregazione economica del 26 febbraio (8). Entrambi affermano la necessità di provvedere alla cartolazione di registri venti di Protocolli di istrumenti, facendo di ciascuno anche il relativo indice. Se in alcuni registri è visibile una cartolazione attribuibile al sottosegretario Giuseppe Montanari (regg. nn. 8-9, 11-12, 14-15, 18, 20-23, 25, 41-43), di fatto manca però la redazione di un indice o di un nuovo indice per ciascun registro. Forse Montanari e Pasetti preferirono infine provvedere alla realizzazione di un unico indice per tutti i registri della serie.
I registri nn. 45-47 furono compilati e inseriti nella serie degli instrumenti a inizio Ottocento, come emerge dallo scambio epistolare tra Giuseppe Pasetti e l'archivista del comune di Imola Giuseppe Maria Manzoni conservato all'interno dell'"Indice degli Instromenti".

1) Bim, ASCI, Cause e affari pubblici. Segreteria e segretari, b. 59.
2) Ibidem.
3) Ibidem.
4) F. Bonaini, Gli archivi delle provincie dell'Emilia e le loro condizioni al finire del 1860, Firenze, coi tipi di M. Cellini e c., 1861, p. 250.
5) Inventario dell'Archivio comunale d'Imola dall'anno 1084 a tutto il 1863, a cura di L. Marchi, [1864], pp. 9-10, in Bim, ASCI.
6) Archivio Storico. Inventario, a cura di R. Galli, [1933], p. 5, in Bim, ASCI.
7) Bim, ASCI, Campioni, n. 67, lettera inserita fra le cc. 391-392.
8) Bim, ASCI, Congregazioni comunali, n. 3 (congregazione economica), c. 5.

strumenti di ricerca
Archivio storico comunale di Imola. Antico regime. Istrumenti e minute (1584-1796). Inventario, a cura di Emanuela Bottoni, 2007.


codice interno: 212 - 001.002.017

informazioni redazionali
Inventario a cura di
Emanuela Bottoni 2007

realizzato per
Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna
[L.R. 18/2000. Piano bibliotecario 2007. Intervento diretto]

Revisione a cura di 
Archivio storico comunale di Imola, 2021