Comitato regionale per le onoranze ai caduti di Marzabotto - Centro di documentazione per lo studio delle stragi nazifasciste e delle rappresaglie di guerra
Documentazione acquisita e prodotta da Dante Cruicchi: carteggio e comunicazioni con il presidente nazionale dell'Associazione nazionale tra le famiglie italiane dei martiri caduti per la libertà della patria - ANFIM e con i presidenti dei comitati regionali.
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informazioni sul contesto di produzione L'origine dell'Associazione nazionale tra le famiglie italiane dei martiri caduti per la libertà della patria - ANFIM è legata alla strage delle Fosse Ardeatine (24 marzo 1944), in seguito alla quale alcune vedove si attivano per tenere viva la memoria dei propri cari. A Roma, in Campidoglio, si forma il primo nucleo dirigenziale dell'Associazione, che piano piano allarga le proprie file a Roma e in Italia e il 26 aprile 1947, con atto notorio registrato il 2 maggio 1947, si costituisce in "Associazione nazionale fra le famiglie italiane dei martiri trucidati dai nazi-fascisti", abbreviata con la sigla ANFIM. Nel frattempo si formano vari comitati provinciali e regionali, tra cui quello di Firenze. Con D.P.R. n. 492 del 18 aprile 1951 (G.U. del 9 luglio 1951) l'associazione ottiene il riconoscimento della sua personalità giuridica, formandosi in ente morale e dando origine all'ANFIM nazionale, la cui denominazione è mutata in "Associazione nazionale fra le famiglie italiane dei martiri caduti per la libertà della Patria" (ANFIM); Mentre in un primo tempo i Comitati regionali godono di "autonomia finanziaria" e per la propria sopravvivenza devono contare soltanto sui contributi degli enti locali, con i governi Andreotti le associazioni combattentistiche della guerra di liberazione nazionale, e tra queste l'ANFIM, ottengono il contributo dello Stato. Finalità dell'ANFIM sono la coltivazione della memoria dei martiri e l'impegno ad educare le nuove generazioni al culto della libertà e all'opposizione ad ogni forma di prevaricazione che offenda i diritti umani.