Gli archivi in Emilia-Romagna
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<physdesc encodinganalog="ISAD 1 - 5 extent and medium of the unit of description" label="content">
<extent>1</extent>
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<unitid countrycode="IT" encodinganalog="ISAD 1 - 1 reference code">417 - 001.023</unitid>
<unittitle encodinganalog="ISAD 1 - 2 title">Delibere della Consulta municipale
<unitdate encodinganalog="ISAD 1 - 3 date(s)" normal="19290209-19450325">09 febbraio 1929 - 25 marzo 1945</unitdate>
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<bioghist encodinganalog="ISAD 2 - 2 administrative - biographical history">
<p>A seguito degli stessi provvedimenti legislativi (Legge n. 237 del 4 febbraio 1926 e Regio Decreto Legislativo n. 1910 del 3 settembre 1926) con cui il regime fascista aveva istituito la figura del "Regio Podestà", che assommava autocraticamente in sé i compiti amministrativi e di governo già propri del Sindaco e della Giunta Municipale, si era anche previsto che in ogni Comune il Podestà stesso fosse affiancato da una "Consulta", simulacro di organo consiliare consultivo i cui membri erano scelti su base corporativa tra i componenti delle associazioni sindacali e professionali riconosciute e nominati dal Prefetto o, nelle città maggiori, dal Ministro dell'Interno.</p>
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<scopecontent encodinganalog="ISAD 3 - 1 scope and content">
<p>La serie raccoglie gli atti della "Consulta" che, composta di membri scelti su base corporativa fra i componenti delle associazioni sindacali e professionali riconosciute e nominati dal Prefetto o, nelle città maggiori, dal Ministro dell'Interno, aveva il compito di fornire al Regio Podestà pareri che, a seconda delle materie, potevano essere facoltativi od obbligatori ma comunque mai vincolanti nei confronti del potere deliberativo del Podestà, e che si esprimevano principalmente in materia di finanza pubblica, fiscalità ed altre entrate e spese dell'Amministrazione (definizione delle aliquote di imposte, tasse e tributi, regolamentazione dei mercati, gestione e manutenzione degli immobili comunali).</p>
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