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        <unittitle encodinganalog="ISAD 1 - 2 title">Atti del podestà e del commissario prefettizio
            <unitdate encodinganalog="ISAD 1 - 3 date(s)" normal="19270315-19450411">15 marzo 1927 - 11 aprile 1945</unitdate>
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            <p>Con la legge n. 237 emanata il 4 febbraio 1926 furono aboliti gli organi elettivi del Comune e sostituiti dal podest&agrave;. Il podest&agrave;, nominato con decreto reale, in carica cinque anni con possibilit&agrave; di conferma, riuniva in s&egrave; le funzioni che la legge comunale e provinciale conferiva al sindaco, alla Giunta e al Consiglio comunale. L'ordinamento podestarile venne in un primo momento esteso ai soli comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti, poi con il regio decreto-legge n. 1910 del 3 settembre 1926 (convertito nella legge n. 957 del 2 giugno 1927), venne esteso a tutti i comuni del Regno.
Il primo podest&agrave; imolese fu il sindaco Annibale Ginnasi in carica dal 1927 al 1936. Dopo una parentesi di Commissariato, durante la quale il Comune fu retto dai commissari prefettizi Angelo Buzzi Langhi (15 gennaio - 29 luglio 1936) e Giuseppe Portoghese (31 luglio - 21 ottobre 1936), venne nominato podest&agrave; Stefano Padovani, che rimase in carica fino all'agosto del 1943. Nel registro che riunisce gli atti del podest&agrave; relativi all'anno 1943 sono rilegate anche le deliberazioni dei commissari prefettizi che ressero dopo di lui il governo imolese: Adelchi Valente (7 settembre - 8 ottobre 1943) e Carmelo Bivona (18 ottobre 1943 - 21 agosto 1944). Dopo altri due commissariati, rispettivamente retti da Valentino Pirazzoli (31 agosto 1944 - 5 dicembre 1944) e Carlo Ponzi (sub-commissario, 19 dicembre 1944 - 11 aprile 1945), il 18 aprile 1945 il Comitato di liberazione nazionale costitu&igrave; la nuova Giunta imolese.
La stessa legge che sopprimeva gli organi elettivi e li sostituiva con il podest&agrave; (legge n. 237 del 4 febbraio 1926), istituiva anche la Consulta municipale, la cui attivit&agrave; venne poi disciplinata al regio decreto-legge 3 settembre 1926, n. 1910. A Imola la Consulta si insedi&ograve; il 5 marzo 1929 e fu attiva fino al 3 aprile 1943. La Consulta municipale veniva istituita dal prefetto, che ne determinava anche il numero dei componenti, comunque mai inferiore a sei. I consultori municipali erano nominati con decreto prefettizio, per un terzo direttamente, e per due terzi su designazione degli Enti economici, dei sindacati e delle associazioni locali. Aveva attribuzioni meramente consultive, dava parere su tutte le materie che il podest&agrave; riteneva di sottoporle. Il parere era obbligatorio in merito alle deliberazioni del podest&agrave; concernenti l'approvazione del bilancio, gli impegni attivi e passivi vincolanti il bilancio per oltre cinque anni, la contrattazione dei prestiti, la imposizione dei tributi, l'alienazione di beni patrimoniali, la assunzione diretta di pubblici servizi. &Egrave; frequente la presenza della registrazione dei pareri della Consulta e delle presenze dei membri di essa, rilegati annualmente negli stessi registri degli atti del podest&agrave;.
Ogni registro &egrave; corredato da un indice organizzato sulla base delle quindici categorie di classificazione previste dalla circolare del Ministero dell'Interno n. 17100/2 del 1 marzo 1897 (c.d. circolare Astengo) "Istruzioni per la tenuta del protocollo e dell'archivio per gli uffici comunali" e da un indice cronologico delle sedute.
Fonti normative: - L. 4 febbraio 1926, n. 237 "Istituzione del podest&agrave; e della consulta municipale nei Comuni con popolazione non eccedente i 5000 abitanti"; - R.D.L. 9 maggio 1926, n. 818 "Modificazioni alla legge 4 febbraio 1926 n. 237 sulla istituzione del podest&agrave; e della consulta municipale"; - R.D.L. 3 settembre 1926, n. 1910 "Estensione dell'ordinamento podestarile a tutti i Comuni del Regno".</p>
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            <p>Deliberazioni emanate dal podest&agrave; di Imola dal 1927 al 1943 e dal commissario prefettizio dal 1943 al 1945.</p>
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        <otherfindaid encodinganalog="ISAD 4 - 5 finding aids">
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                <imprint>
                    <date>maggio 2003</date>
                    <geogname>Imola</geogname>
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                <title>Archivio storico comunale di Imola. Atti del podestà e del commissario prefettizio (1927-1945). Prima ricognizione</title>
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        <bibliography encodinganalog="ISAD 5 - 4 publication note">
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                <imprint>
                    <date>1997</date>
                    <geogname>Imola</geogname>
                    <publisher>Associazione Giuseppe Scarabelli</publisher>
                </imprint>
                <persname role="autore">Andrea Ferri, Andrea Padovani</persname>
                <title>Primi cittadini. Podestà, gonfalonieri e sindaci di Imola dal Medioevo al secolo XX</title>
            </bibref>
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                <imprint>
                    <date>1933-1934</date>
                    <geogname>Roma</geogname>
                    <publisher>Istituto della Encicplopedia italiana fondata da Giovanni Treccani</publisher>
                </imprint>voci consultate: "Consulta" e "Podestà"
                
                
                <title>Enciclopedia italiana di scienze, lettere ed arti</title>
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            <bibref>
                <imprint>
                    <date>1907</date>
                    <geogname>Imola</geogname>
                    <publisher>Tipografica editrice Paolo Galeati</publisher>
                </imprint>
                <persname role="autore">Angelo Negri</persname>
                <title>Il Comune d'Imola dalla costituzione del regno alla fine del secolo XX (1859-1900). Notizie storiche e statistiche</title>
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