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Archivio Franca Stagi

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    <did>
        <physdesc encodinganalog="ISAD 1 - 5 extent and medium of the unit of description" label="content">
            <extent>120</extent>
            <genreform>buste</genreform>
        </physdesc>
        <physdesc encodinganalog="ISAD 1 - 5 extent and medium of the unit of description" label="content">
            <extent>71</extent>
            <genreform>rotoli</genreform>
        </physdesc>
        <unitid countrycode="IT" encodinganalog="ISAD 1 - 1 reference code">222 - 001.001</unitid>
        <unittitle encodinganalog="ISAD 1 - 2 title">Progetti di lavoro nello studio di viale Nicola Fabrizi
            <unitdate encodinganalog="ISAD 1 - 3 date(s)" normal="19630101-19921231">
                <emph>con documenti successivi.</emph>1963 - 1992
            
            </unitdate>        </unittitle>
    </did>
    <descgrp encodinganalog="ISAD 2 context area">
        <custodhist encodinganalog="ISAD 2 - 3 archival history">
            <p>Le buste contenenti corrispondenza, documentazione di natura tecnica e amministrativa, eliocopie, copie di saggi e articoli relativi alla nascita e alla storia dell'edificio oggetto di intervento e rassegna stampa sono state riorganizzate su base cronologica dall'architetto Franca Stagi nel 1992, in occasione del trasferimento dello studio professionale da viale Nicola Fabrizi n. 1 a via San Salvatore n. 16 a Modena. Testimonianza di ciò è il fatto che le buste, contenenti documenti prodotti durante un ampio arco cronologico (1963-1992), sono tutte perfettamente uguali e numerate in originale da 1 a 120. Nella stessa occasione, i disegni realizzati su carta da lucido sono stati riorganizzati in ordine alfabetico per intervento progettuale e collocati in tubi uguali per tipologia e numerati progressivamente.
Contestualmente al riordino e al ricondizionamento dei documenti, la geometra Cristina Fontana, su indicazione dell'architetto, ha redatto lo "Schedario cartelle e tubi", nel quale sono riportati i nomi dei progetti con il riferimento alle buste e ai tubi corrispondenti.
Nonostante l'estremo cronologico finale indicato sia il 1992, in alcuni casi è possibile trovare documentazione successiva; essa si riferisce ad interventi progettuali iniziati precedentemente a tale data, ma conclusi in anni successivi; in questi casi l'architetto ha ritenuto opportuno riunificare tutta la documentazione relativa alla medesima attività aggiungendo anche materiale prodotto dopo il 1992.</p>
        </custodhist>
    </descgrp>
    <descgrp encodinganalog="ISAD 3 content and structure area">
        <arrangement encodinganalog="ISAD 3 - 4 system of arrangement">
            <p>Ciascuna unità archivistica, corrispondente ad un intervento progettuale (costruzione, restauro, partecipazione ad un concorso), è composta da schede sottounità in cui sono descritti i fascicoli e, di seguito a questi, gli elaborati grafici in rotolo. L'ordine delle unità archivistiche all'interno della serie ricalca l'elenco redatto dall'architetto Stagi intitolato "Schedario cartelle di archivio (cartelle nere)&quot; all'interno dello &quot;Schedario cartelle e tubi&quot;. In coda alla serie sono stati descritti quegli interventi progettuali di cui si conservano soltanto elaborati grafici in tubo, quindi non presenti nell'elenco sopra citato, bensì in quello intitolato &quot;Schedario tubi portadisegni (tubi neri)&quot;.
Per ogni intervento progettuale è stata data una breve descrizione dell'edificio o zona interessata (se non diversamente indicato, le località riportate nei titoli si trovano nella provincia di Modena), della natura dell'intervento e del committente. Per la documentazione prodotta tra il 1963 e il 1983, quando l'architetto Stagi operava all'interno dello studio associato Cesare Leonardi-Franca Stagi, si è ritenuto opportuno specificare la paternità del progetto attribuendola, nella maggior parte dei casi, allo studio stesso. Per gli interventi progettuali datati tra il 1984 e il 1992 quest'ultima informazione non è stata inserita, in quanto sono il risultato dell'attività del solo architetto Stagi.
I documenti sono condizionati, in parte all'interno di buste di colore nero numerate in originale da 1 a 120 e in parte all'interno di tubi, sempre di colore nero, numerati progressivamente.
All'interno di ogni busta si possono trovare documenti afferenti a più progetti, così come può esservi il caso di un progetto che trova spazio in più buste. Durante le operazioni di inventariazione è stato mantenuto l'ordinamento originale dato dall'architetto, anche se non rispondente a criteri rigorosamente cronologici; fondamentale è stato il confronto della documentazione con lo &quot;Schedario cartelle e tubi&quot; riportante i nomi dei progetti e il riferimento alla busta, o alle buste, corrispondenti.
I documenti sono stati suddivisi dall'architetto per tipologia (ad esempio: eliocopie, corrispondenza, relazioni tecniche) e condizionati all'interno di carpette di plastica. Durante le operazioni di riordino e descrizione del materiale sono state rispettate le suddivisioni originali, provvedendo a sostituire le vecchie carpette con camicie adatte alla conservazione a lungo termine, le quali sono poi state ricondizionate all'interno delle buste originali. Per quanto riguarda la corrispondenza e la documentazione di natura tecnica e amministrativa è stato riportato il titolo originale dove presente, mentre è stato desunto dai documenti dove non presente; nel campo &quot;Ambiti e contenuto&quot; è stata data una descrizione maggiormente dettagliata dei documenti stessi. Per quanto riguarda la descrizione delle eliocopie è stato compilato il campo &quot;Consistenza&quot; con l'indicazione del numero totale, delle misure minori e maggiori relative alla base e all'altezza degli elaborati, delle scale presenti su tutti i disegni e dell'indicazione &quot;Eliocopie&quot;; nel campo &quot;Ambiti e contenuto&quot; sono, poi, stati elencati i numeri e i titoli originali delle tavole.
Anche per quanto riguarda gli elaborati grafici conservati nei tubi non è stato operato nessuno spostamento e durante le operazioni di inventariazione e descrizione sono stati mantenuti i rotoli originali creati dall'architetto e corrispondenti alle fasi relative ai diversi momenti dell'intervento progettuale. Per ogni rotolo è stata redatta una scheda dove sono stati indicati: nome del progetto riportato nell'elaborato, data, numero di tavole (intendendo per tavola l'insieme dei disegni realizzati su un unico foglio di carta da lucido) componenti il rotolo, misure minori e maggiori sia di altezza che di base, scale complessive e note riguardanti la tecnica e il supporto utilizzati (ad esempio china su carta da lucido); nel campo &quot;Ambiti e contenuto&quot; è stato poi redatto un elenco dei numeri e dei titoli delle singole tavole. Nel campo &quot;Integrazione al titolo&quot; è stata riportata la sigla che l'architetto utilizzava per identificare ciascun intervento progettuale (ad esempio &quot;Pam" per Parco Amendola di Modena). Riguardo alla numerazione delle tavole, si segnala che sono stati riportati entrambi i numeri presenti sugli elaborati grafici; è, infatti, interessante notare che l'architetto dotava ogni elaborato di una doppia numerazione: un numero progressivo che lo identifica all'interno dell'intervento progettuale e un altro numero progressivo che lo identifica all'interno della produzione grafica complessiva; ad esempio la tavola 1-660 è la n. 1 del progetto di realizzazione del Parco Amendola a Modena e la n. 660 dall'inizio dell'attività dell'architetto.</p>
        </arrangement>
        <scopecontent encodinganalog="ISAD 3 - 1 scope and content">
            <p>La serie riguarda l'attività professionale svolta dall'architetto nello studio ubicato a Modena, in viale Nicola Fabrizi n.1, nel periodo 1963-1992. Dal 1963 al 1983 l'architetto Franca Stagi lavora assieme all'architetto Cesare Leonardi, cofondatore dello studio professionale, mentre dal 1984 al 1992 in maniera autonoma. I progetti svolti dallo studio associato sono incentrati prevalentemente sulla costruzione di edifici pubblici (ad esempio scuole) e nella progettazione di parchi e aree verdi prevalentemente nel centro di Modena o nei comuni della Provincia. Da segnalare anche la partecipazione a concorsi nazionali (ad esempio quello per il Parco della Resistenza a Modena e quello per una piazza ad Ancona) e la progettazione di oggetti di design, quali sedie, lampade e tavolini. Esempi di progetti svolti dal solo architetto Stagi sono ristrutturazioni e sistemazioni interne di abitazioni private e il restauro del portico del collegio San Carlo di Modena.
La documentazione è costituita da materiale relativo all'iter progettuale riguardante una nuova costruzione, un restauro o la progettazione di un parco con le eventuali varianti di progetto successive: corrispondenza intercorsa con le amministrazioni locali, con i committenti e con le imprese e i professionisti impegnati a vario titolo nel progetto, elaborati grafici realizzati su carta da lucido, relazioni tecniche e illustrative, computi metrici estimativi, elenchi di prezzi e, in misura minore, fotografie. Gli elaborati grafici, realizzati a china e matita su carta da lucido e poi riprodotti tramite eliocopia o radex, sono costituiti da planimetrie, piante, sezioni, prospetti e da tavole relative alla sistemazione del verde, non solo nel caso dei parchi ma anche delle aree annesse agli edifici di nuova realizzazione.</p>
        </scopecontent>
    </descgrp>
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