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    <did>
        <physdesc encodinganalog="ISAD 1 - 5 extent and medium of the unit of description" label="content">
            <extent>80</extent>
            <genreform>fascicoli</genreform>
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        <unitid countrycode="IT" encodinganalog="ISAD 1 - 1 reference code">0385 - 001.014</unitid>
        <unittitle encodinganalog="ISAD 1 - 2 title">Carteggio antico fino al 1897
            <unitdate encodinganalog="ISAD 1 - 3 date(s)" normal="18170101-18971231">1817 - 1897</unitdate>
        </unittitle>
    </did>
    <descgrp encodinganalog="ISAD 2 context area">
        <custodhist encodinganalog="ISAD 2 - 3 archival history">
            <p>La serie, molto lacunosa, è costituita dagli atti residuali "sopravissuti" a due episodi della prima metà del Novecento che hanno danneggiato fortemente l'archivio comunale, la sua struttura e la sua articolazione: il trasloco del Municipio dalla vecchia alla nuova sede, avvenuto tra il 1916 e il 1918 e poi l'inopportuno intervento di Emilio Ottolenghi che, nel 1949, inserì nell'elenco del materiale di scarto gran parte degli atti amministrativi ottocenteschi. Tra la documentazione segnalata nel suo elenco di scarto compaiono: atti di amministrazione dal 1821 al 1895 con le delibere dell'Anzianato dal 1832 al 1841; atti del titolo Beneficenza dal 1852 al 1894; atti del titolo Governo dal 1820 al 1899; atti del titolo Sanità pubblica dal 1821 al 1896 più una pratica afferente alla "Costruzione cimitero di San Giuliano"; atti del titolo Giustizia e Culto dal 1887 al 1899; atti del titolo Finanze dal 1857 al 1899; atti del titolo Istruzione pubblica dal 1821 al 1902; atti del titolo Strade comunali dal 1821 al 1894 e Acque dal 1821 al 1894; atti del titolo Agricoltura industria commercio dal 1821 al 1899; atti del titolo Stato civile/Popolazione dal 1820 al 1896; atti del titolo Personale dal 1820 al 1896; atti del titolo Militari dal 1862 al 1894. La documentazione ottocentesca del periodo ducale è quindi irrimediabilmente perduta.
Gli atti conservati sembrano classificati secondo il titolario napoleonico, applicato e valido per il territorio parmense e piacentino fino all'introduzione della circolare Astengo nel 1897; con il protocollo del 1831, l'unico rimasto tra quelli ottocenteschi, è possibile ricostruire solo parzialmente il titolario di classificazione allora in uso.
Si segnala infine che sia la numerazione sia i titoli (es. Titolo I Acque e strade; Titolo II Amministrazione), che compaiono nell'organizzazione odierna delle carte, sembrano attribuiti da Italo Genzini: non trovano infatti riscontro nei riferimenti presenti sulle carte o nel registro di protocollo del 1831.</p>
        </custodhist>
    </descgrp>
    <descgrp encodinganalog="ISAD 3 content and structure area">
        <arrangement encodinganalog="ISAD 3 - 4 system of arrangement">
            <p>La documentazione è stata descritta rispettando l'ordinamento delle carte dato nei precedenti interventi di riordino, attuati da Italo Genzini negli anni Ottanta.
Il titolo "Acque e strade", il più corposo della serie, è stato descritto rispettando l'ordine cronologico (facendo riferimento all'ultimo estremo cronologico della pratica), senza soluzione di continuità tra il Ducato di Parma e Piacenza e l'Unità nazionale.
Gli altri titoli (Beneficenza, Finanze, Governo, Istruzione, Polizia, Popolazione e Sanità), meno corposi ed estremamente lacunosi, sono stati organizzati in due fascicoli corrispondenti alla partizione temporale del 1861 (es. Popolazione - Ducato di Parma e Piacenza, Popolazione - Regno d'Italia) e considerati come unità archivistiche. I fascicoli contengono poi diversi sottofascicoli che sono stati descritti in contenuto.</p>
        </arrangement>
        <scopecontent encodinganalog="ISAD 3 - 1 scope and content">
            <p>La serie è composta da una minima parte residuale degli atti amministrativi della comunità di Castelvetro Piacentino afferenti sia al periodo pre-unitario, quando il territorio comunale con le frazioni territoriali di competenza appartenevano al Ducato di Parma e Piacenza, sia al primo trentennio dell'Unità d'Italia fino all'introduzione della circolare Astengo (1897).
Il carteggio e gli atti conservati testimoniano l'organizzazione comunale che si presentava articolata in uffici preposti alla gestione dei diversi aspetti della vita comunale. Di interesse e di discreta consistenza risulta essere la documentazione afferente a tre particolari aspetti della vita cittadina: la gestione del territorio, con gli interventi costanti e ripetuti di costruzione e manutenzione degli argini; l'assistenza, con l'organizzazione di ricoveri e lo stanziamento di sussidi; la sanità, con la regolamentazione dei cimiteri e delle condotte mediche e ostetriche
Le altre materie sono quantitativamente poco consistenti e troppo lacunose per restituire un quadro esauriente dell'organizzazione comunale in merito a Finanze, Governo, Polizia, Popolazione ed Istruzione; restano tuttavia a testimonianza di episodi e decisioni particolari, quali il funzionamento scolastico, il servizio di polizia per il controllo di sovversivi e agitatori e l'organizzazione del primo censimento del periodo unitario.</p>
        </scopecontent>
    </descgrp>
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