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Conservatore

Biblioteca comunale Antonio Panizzi di Reggio Emilia
Via Farini 3

42121 Reggio nell'Emilia (REGGIO EMILIA)

tel: 0522456084
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(Settore manoscritti)
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            <persname authfilenumber="IT-ER-IBC-SP00001-0001082">Cesare Zavattini</persname>
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        <unittitle encodinganalog="ISAD 1 - 2 title">Archivio Cesare Zavattini
            <unitdate encodinganalog="ISAD 1 - 3 date(s)" normal="19180101-20061231">
                <emph>con seguiti al 2006</emph>1918 - 1989
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            <p>In virt&ugrave; dei rapporti che nel corso degli anni Cesare Zavattini aveva allacciato con intellettuali, artisti, amministratori pubblici ed uomini politici reggiani, nonch&eacute; grazie alla sensibilit&agrave; dei suoi eredi e, segnatamente, del figlio Arturo, nel 2012 il suo Archivio &egrave; stato definitivamente acquisito dall&rsquo;Amministrazione comunale di Reggio Emilia e per essa dalla Biblioteca Panizzi.

Una convenzione stipulata nel 1990 tra il Comune di Reggio Emilia, la Regione Emilia-Romagna e gli Eredi Zavattini ha sancito l&rsquo;avvio ufficiale delle procedure di trasferimento dei materiali da Roma a Reggio. Come interlocutore privilegiato, elemento di raccordo e fulcro della convenzione, era stato indicato l&rsquo;Istituto per i Beni culturali della Regione.

Le prime importanti sezioni del fondo ad essere schedate e acquisite in deposito conservativo sono state la Raccolta dei lavori cinematografici, l&rsquo;Epistolario e i cosiddetti Echi della Stampa. Tuttavia, a causa della complessit&agrave; della documentazione, nel corso del lavoro, che &egrave; stato realizzato movimentando la documentazione da Roma a Reggio Emilia per blocchi omogenei, sono venuti continuamente alla luce nuclei di documenti che sono andati ad integrare le serie gi&agrave; sistemate: la qual cosa ha inevitabilmente comportato la revisione delle medesime. Le condizioni di maggiore complessit&agrave; e vastit&agrave; dell&rsquo;Archivio rispetto a quanto era stato ipotizzato allorch&eacute; si redasse il progetto di riordino ed inventariazione delle carte, hanno per conseguenza comportato un rallentamento del lavoro dovuto alla necessit&agrave; di porre maggiore attenzione agli indispensabili legami tra i documenti delle diverse sezioni. Molti di questi, reperiti all&rsquo;interno di contenitori solo apparentemente omogenei, hanno richiesto ulteriori operazioni di decifrazione e di connessione con altri analoghi sparsi nelle diverse serie. Dunque il lavoro di inventariazione si &egrave; rivelato pi&ugrave; complesso e impegnativo di quanto si immaginasse.&nbsp;

Nonostante il lavoro svolto fino a quel momento nel 2003 non era stato ancora acquisito il &lsquo;fondo principale&rsquo; dell&rsquo;archivio, che Zavattini aveva organizzato in segmenti logici ed era costituito da centinaia di cartelle con migliaia di carte originali, dattiloscritte e in parte manoscritte o con sue annotazioni autografe che riguardavano i vari aspetti della sua attivit&agrave; poetica e del suo impegno artistico e culturale. Mancavano inoltre i materiali della sezione grafica e multimediale (fotografie, registrazioni sonore, video, i dvd della sua filmografia), manifesti, fotobuste, i libri ed altro ancora. L&rsquo;intervento e il prezioso contributo della Direzione archivistica del Ministero per i Beni e le attivit&agrave; culturali a partire dal 2004, &egrave; stato in un certo senso risolutivo. Il trasferimento a Reggio Emilia dell&rsquo;importante lascito culturale &egrave; stato pressoch&eacute; completato nel 2007 e nello stesso anno si &egrave; concluso il primo &ldquo;inventario descrittivo&rdquo; dell&rsquo;Archivio.</p>
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            <p>Il vastissimo lascito culturale che &egrave; racchiuso nell'Archivio Cesare Zavattini, oggi conservato presso la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, costituisce un &ldquo;caso&rdquo; a s&eacute; stante nell&rsquo;ambito degli archivi di persona. Consultandolo, si ripercorre idealmente l&rsquo;itinerario intellettuale dell'autore e se ne pu&ograve; constatare la straordinaria variet&agrave; creativa che si riverbera nella vastissima congerie di lettere, stesure di libri, film, pagine di diario, poesie, ecc., che lo compongono.&nbsp;
Egli difatti non &egrave; stato solo scrittore e uomo di cinema (soggettista, sceneggiatore), attivit&agrave; per le quali &egrave; pi&ugrave; conosciuto, ma anche poeta, giornalista e critico letterario, organizzatore culturale, redattore e direttore (oltre che fondatore) di giornali e riviste, commediografo, pittore e cultore d&rsquo;arte (collezionista, raccoglitore di libri d&rsquo;arte e d&rsquo;artista) e molto altro ancora. Ma soprattutto va sottolineato come nessuna di queste svariate attivit&agrave; sia secondaria o nelle sue modalit&agrave; profonde, anomala, rispetto alle altre.
L&rsquo;Archivio Zavattini &egrave; cartaceo e, insieme, multimediale. &Egrave; costituito da da numerose serie archivistiche, suddivise per argomenti e da alcuni nuclei speciali monotematici, tre dei quali molto vasti: l&rsquo;<em>Epistolario</em>, la raccolta dei <em>Lavori cinematografici</em> e la cosiddetta <em>Raccolta degli &ldquo;Echi della stampa&rdquo;</em>, un insieme di articoli di giornali e riviste di e su &ldquo;Za&rdquo; dagli anni Trenta ad oggi.
Oltre ad una cospicua <em>Raccolta fotografica</em>, c&rsquo;&egrave; una corposa <em>Sezione di documenti &ldquo;audio e video&rdquo;</em> che conferiscono all&rsquo;archivio quel carattere di multimedialit&agrave; che &egrave; una delle caratteristiche peculiari dell&rsquo;opera zavattiniana.
C&rsquo;&egrave; una <em>Sezione di grafica</em> che comprende incisioni e lastre e libri d&rsquo;artista. Fa idealmente parte dell&rsquo;Archivio una <em>Collezione di dipinti</em> acquisita dal Comune di Reggio Emilia nel 1998 e depositata presso i Musei civici, che illustra compiutamente il percorso pittorico di Zavattini, mentre &egrave; complementare ad esso una <em>Biblioteca / Centro di documentazione</em> con tutte le opere <em>di</em> e <em>sull</em>'autore, comprese le tesi di laurea sulla sua figura e sulla sua opera artistica, gli spogli dei periodici italiani e stranieri, le raccolte delle &ldquo;sue&rdquo; riviste, dei fumetti che contengono storie scritte ed in alcuni casi anche da lui sceneggiate, cataloghi di mostre e altro ancora.&nbsp;

L'intervento di descrizione dell'Archivio Zavattini &egrave; ancora in corso, ma si &egrave; scelto di pubblicare <em>on line</em> dapprima la porzione relativa ai <em>Lavori cinematografici</em>, giunta ad un livello di descrizione approfondito, ed ora anche la descrizione di alcune serie "tematiche" (Teatro; Radio; Televisione; Estero; Cooperazione culturale) e della raccolta di Riconoscimenti e premi.
Considerata la natura trasversale dell'archivio e del suo soggetto produttore non si esclude, anzi si conferma, la presenza di altra documentazione relativa agli stessi argomenti conservata in altre porzioni dello stesso archivio</p>
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                <persname role="autore">Biblioteca Panizzi</persname>sito dedicato
                <title>Archivio Cesare Zavattini</title>
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                <persname role="autore">Giorgio Boccolari (Biblioteca Panizzi)</persname>
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                    <date>2013</date>
                    <geogname>Bologna</geogname>
                    <publisher>Compositori</publisher>
                </imprint>
                <persname role="curatore">Giorgio Boccolari e Orlando Piraccini</persname>testi di Giorgio Boccolari ...[et al.] ; con testimonianze di Stefano Benni ... [et al.] e con fotografie di Arturo Zavattini. Catalogo pubblicato in occasione della Mostra tenuta a Reggio Emilia nel 2013.
In testa al frontespizio: Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna
                <title>Un prorompente archivio: Cesare Zavattini alla Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia</title>
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