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Archivio Famiglia Zauli Naldi

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            <extent>43</extent>
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        <unittitle encodinganalog="ISAD 1 - 2 title">Pergamene acquistate a Verona dal conte Domenico Zauli Naldi
            <unitdate encodinganalog="ISAD 1 - 3 date(s)" normal="13820527-17011231">
                <emph>con antecedenti dal l'XI secolo e susseguenti del 1950-1951</emph>27 maggio 1382 - 1701
            </unitdate>
        </unittitle>
    </did>
    <descgrp encodinganalog="ISAD 3 content and structure area">
        <scopecontent encodinganalog="ISAD 3 - 1 scope and content">
            <p>Si tratta a tutti gli effetti di una raccolta di documenti membranacei, contenenti - a parte alcuni frammenti di codici usati come coperte di riuso - atti privati dal XIV secolo relativi a Vicenza e al suo territorio (in particolare Chiampo), che appaiono essere il frutto di un acquisto antiquario compiuto da Domenico Zauli Naldi a Verona nel 1867. La provenienza di questi documenti non &egrave;, allo stato attuale delle conoscenze, ricostruibile; la sua acquisizione cadde peraltro in un momento di passaggio storico-istituzionale rilevante, quando il Veneto era appena stato annesso al Regno d&rsquo;Italia per effetto della III Guerra d&rsquo;Indipendenza del 1866, e anche gli archivi pubblici e privati si trovavano nel trapasso fra il precedente ordinamento austriaco e la futura applicazione dell&rsquo;ordinamento italiano.
Allo stesso modo non si pu&ograve; affermare con certezza quale interesse e quali circostanze portarono a questo acquisto: un unico, tenue legame con gli interessi storici faentini pu&ograve; essere dato dalla presenza di un solo documento dato a Faenza nel 1499.
Nel 1950 risulta da alcune note frammentarie qui conservate che il conte Luigi Zauli Naldi coinvolse monsignor Giuseppe Rossini (1877-1963), il sacerdote che fu autore di memorabili contributi alla storiografia faentina con i suoi studi ed edizioni di fonti, in un progetto di redazione dei regesti di queste pergamene; questi regesti dattiloscritti sono tuttora conservati assieme ai documenti nei rispettivi fascicoli.&nbsp;
Dopo di ci&ograve;, nell&rsquo;ambito dell&rsquo;inventariazione sommaria compiuta nel 2007, una nuova regestazione di questi documenti &egrave; stata affidata all&rsquo;archivista e storica medievista Corinna Mezzetti di Ferrara, il cui efficacissimo lavoro, improntato ai pi&ugrave; moderni criteri diplomatici, viene qui assunto fedelmente.</p>
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