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Istituto per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea della provincia di Forlì-Cesena
Istituto Provinciale per la Storia della Resistenza di Forlì 1971 - 1997
descrizione
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nota storica
L'Istituto Provinciale per la Storia della Resistenza di Forlì nasce l'8 ottobre 1971 per iniziativa di rappresentanti dell'Amministrazione Provinciale ed ex appartenenti al Comitato di Liberazione Nazionale; dal 1975 è associato all'Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia (INSMLI), che attualmente mette in rete oltre 60 Istituti storici. Gli ambiti di intervento sono principalmente quattro: la conservazione e la raccolta di fondi archivistici; la ricerca sui temi della Resistenza, del fascismo e, più in generale, sulla storia contemporanea; la didattica e la valorizzazione dei luoghi della memoria. L'Istituto ha due sedi: a Forlì presso Casa Saffi dal 1977 e a Cesena dal 1982 presso Palazzo Nadiani in contrada Dandini 5. Nel 1977 fu istituita la Biblioteca specializzata in storia contemporanea, che attualmente consta di circa 20000 volumi e di un'emeroteca, e fu avviata l'attività di ricerca e l'acquisizione delle prime donazioni archivistiche: i fondi dell'8a Brigata Garibaldi, di Augusto Flamigni e dell'ANPPIA. A metà degli anni Ottanta pervennero all'Istituto l'archivio Gastone Sozzi e altre donazioni minori, negli anni Novanta le carte Eccidio di Tavolicci e dei Movimenti forlivesi della sinistra extraparlamentare. Dal 2001 in poi sono stati acquisiti a vario titolo gli archivi dell'UDI Unione Donne Italiane di Forlì e di Cesena, della Federazione forlivese del Partito Comunista Italiano, della Camera territoriale del Lavoro di Forlì, dell'Associazione nazionale combattenti e reduci - Federazione di Forlì-Cesena e Rimini, dell'Associazione nazionale famiglie caduti e dispersi in guerra - Federazione di Forlì-Cesena. Ricco anche il patrimonio fotografico, circa 17000 fotografie che pertengono fondamentalmente a 4 nuclei: fondo fotografico della Resistenza di Forlì (sec. XX, anni Venti-Quaranta, 450 documenti prodotti e raccolti dall'Istituto nel corso della sua attività di ricerca e conservazione della memoria), i fondi fotografici della Federazione forlivese del PCI (circa 9000 documenti) e della Camera del Lavoro di Forlì (1100 documenti) pervenuti con la restante documentazione archivistica, l'archivio fotografico Michele Minisci donato all'Istituto nel giugno 2015 (oltre 6000 fotografie, scattate tra il 1970 e il 1985, per la maggior parte da Michele Minisci quand'era corrispondente de "L'Unità" e Direttore del settimanale del PCI "Il Forlivese", e da Florio Amadori, ma anche da Massimo Zattoni e Giorgio Sabatini). Nel 2014 il patrimonio archivistico dell'Istituto ha ottenuto la Dichiarazione d'interesse culturale da parte del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo. Nel 2013 è nata la Rete degli Istituti storici emiliano-romagnoli, le cui attività sono sostenute dalla Regione con la LR 3/2016 "Memoria del Novecento. Promozione e sostegno alle attività di valorizzazione della storia del Novecento in Emilia-Romagna". Dal 2016 è nato un coordinamento di "area vasta" tra i tre Istituti storici romagnoli: Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.
- Dino Mengozzi, L'8.a Brigata Garibaldi nella Resistenza, 1981.
Inventario
condizioni di accesso
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