E' ragionevole supporre che le carte prodotte dal Comune di Fabbrico siano sempre state depositate presso gli uffici comunali, fin dal periodo napoleonico, al quale risale la parte più antica dell'archivio stesso. L'archivio visse da allora vita tranquilla fino alla sera del 26 luglio 1943, quando, alla notizia della caduta di Mussolini, circa 250 persone, irruppero nell'edificio comunale e devastarono le carte della Ragioneria comunale e gli uffici di alcuni enti aventi sede nell'edificio, quali l'ECA, l'ufficio annonario, l'ufficio reperimenti agricoli, il fascio maschile e femminile e la milizia. Nel 1963 si effettuò un primo intervento di riordino ed inventariazione a cura della Prefettura di Reggio Emilia. Nel 1997 e nel 2000 ebbe luogo un riordino parziale ed uno scarto dell'archivio di deposito. L'ultimo intervento tra il 2009 e 2010 ha portato al riordino e alla redazione del nuovo inventario dell'archivio storico e dei suoi aggregati. Dal 2007, anno di approvazione del Regolamento generale dell'archivio, l'archivio storico, corrente e di deposito afferiscono al servizio per la tenuta del protocollo informatico istituito nell'ambito dell'Ufficio Contabile - Amministrativo
- Inventario dell'archivio comunale di Fabbrico.
Inventario
[Dattiloscritto]
- Sara Torresan, Jacopo Villani (CSR - Centro studi e ricerche), Inventario dell'archivio storico del comune di Fabbrico, 2010.
Inventario
[Dattiloscritto, pp. 510 (inventario sommario per unità di condizionamento con scheda analitica dei soggetti produttori; descrive inoltre: archivi aggregati)]
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