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Biblioteca delle Arti - Sezione di Musica e Spettacolo. Dipartimento delle Arti, Alma Mater Studiorum Università di Bologna
descrizione
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nota storica
Il Dipartimento delle Arti (DAR) è sorto nel 2012 dall'aggregazione del Dipartimento di Arti visive e del Dipartimento di Musica e Spettacolo. Vi opera la maggior parte dei docenti dell'Università di Bologna incardinati nei settori scientifico-disciplinari relativi alle arti, ma vi afferiscono anche numerosi docenti di discipline limitrofe, in un progetto scientifico-didattico di ampio respiro. Questa ampiezza di approcci assicura un pieno sviluppo scientifico e didattico nell'ambito artistico, che ha trovato un adeguato riconoscimento nell'università italiana proprio a partire dall'impulso proveniente dall'Ateneo di Bologna, quasi cinquant'anni fa, con l'apertura del DAMS nel 1970/71. Al DAR fa riferimento la Biblioteca delle Arti, che annovera la Sezione Musica e Spettacolo, biblioteca di studio e ricerca specializzata nelle discipline della musica, del teatro, della danza, del cinema e degli altri media dedicati allo spettacolo. Tra le dotazioni principali ci sono la letteratura scientifica, monografica e periodica, con copertura internazionale, gli strumenti di consultazione, i testi, teatrali, letterari e musicali, teorici e pratici, in edizioni critiche o facsimilari o in riproduzioni microfilmate e digitali. La biblioteca dispone inoltre di una videoteca e di una discoteca dedicata alla musica d'arte, alla musica folklorica, alle musiche extraeuropee, al jazz e generi correlati. Negli ultimi anni, grazie a numerose donazioni provenienti da lasciti di artisti o enti dello spettacolo, oppure da specifiche attività di ricerca, si sono aggiunti fonti e archivi speciali che offrono agli studiosi accesso a fonti primarie di informazione, in molti casi esclusive, sulla vita musicale e teatrale del Novecento. Tra le collezioni speciali possedute dalla Biblioteca si possono menzionare: 'Centro studi su Bruno Maderna e la musica contemporanea in Italia': sorto nel 1983, ad opera di Mario Baroni e Rossana Dalmonte conserva, in originale o in copia, partiture manoscritte, appunti, abbozzi, lettere, dischi e nastri, rari materiali video nonché musiche di autori contemporanei. Promuove l'edizione critica dell'opera di Bruno Maderna). 'Fondo René Leibowitz': oltre 900 edizioni e manoscritti musicali provenienti della biblioteca personale di René Leibowitz (1913-1972) e acquistate dall'Università di Bologna nel 1974. Offre testimonianze uniche sulla poliedrica attività di Leibowitz e su una fase cruciale della musica del Novecento. 'Fondo e archivio Andrea Centazzo': raccoglie la donazione fatta alla biblioteca dal musicista Andrea Centazzo (1948) a partire dal 2009. Comprende partiture (in massima parte autografe), registrazioni, scritti, rassegne stampa, locandine relativi alla produzione artistica di Centazzo nonché una raccolta di testi, musiche e metodi sulle percussioni. 'Archivio del canto': nato nel 2009 da un'idea di Marco Beghelli, raccoglie documenti sul canto lirico e i cantanti: pubblicazioni rare sulla storia della vocalità, trattati di canto, monografie su interpreti, cronologie di teatri, discografie, fotografie, contratti, recensioni, locandine, lettere, registrazioni audio e video. 'Archivio Kazuo Ohno': copia dell'archivio personale di Kazuo Ohno (1906-2010), mirabile esponente della danza butoh giapponese, donata al Dipartimento di Musica e Spettacolo nel 2001 'Archivio Leo De Bernardinis': affidato in comodato al Dipartimento di Musica e Spettacolo nel luglio 2008 l'archivio offre una documentazione unica e ricchissima dell'attività del grande regista, attore e autore teatrale italiano (1940-2008). 'Fondo Vittoria Ottolenghi': nel 2012 Vittoria Ottolenghi ha espresso la volontà di donare al Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna una variegata raccolta di documenti che è testimonianza del suo vivace percorso professionale, nonché utile risorsa di future ricerche.
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